Napoli

Antonio Conte, allenatore del Napoli, in conferenza stampa ha presentato la partita in programma sabato contro la JuventusPrima di iniziare vorrei rivolgere un piccolo pensiero per la scomparsa di Totò Schillaci, a soli 59 anni viene a mancare un calciatore ed una persona soprattutto per noi del Sud che è un po’ l’emblema, una persona che ce l’aveva fatta ad arrivare in alto, rappresentava per noi tutti un grande esempio. Sono davvero rattristato e dispiaciuto, ho avuto la fortuna di giocare con lui alla Juve quando avevo 21 anni, lui era già affermato. Un pensiero alla famiglia per la perdita di un’ottima persona. 

Mi aspetto di dare continuità, di crescere, sotto tanti punti di vista, non fermarci a pensare cosa è stata l’ultima partita e non illuderci perché ogni santa partita per noi è un test. Ogni gara è un esame, lo è stato a Cagliari per alcuni aspetti, temperamentali, su un campo difficile a livello ambientale. A volte può essere un esame a livello tattico, ambientale, temperamentale. Dobbiamo affrontarlo con la massima serietà al di là di chi c’è di fronte. Partiamo su due livelli diversi, rispetto all’anno scorso ci sono 18 punti da recuperare, ma sicuramente entrambe avranno voglia di rivalsa. Non penso che una squadra come la Juve possa accontentarsi di arrivare terza ed a distanza siderale dall’Inter, noi non possiamo pensare di finire 20 punti dietro loro, il Milan e 40 dall’Inter. Partiamo da differenti livelli di partenza, ma ci auguriamo al ritorno in casa nostra che si possa parlare con maggiori certezze.

Qualcosa è cambiato rispetto all’anno scorso, c’erano 12-14 giocatori in uscita, 7 in entrata, è cambiata la scelta di alcune caratteristiche. L’aspetto fisico è importante nel calcio di oggi. Il calciatore top deve essere forte, veloce e resistente, la qualità non la consideri perché deve esserci. Noi dobbiamo essere una squadra forte, veloce e resistente, ci stiamo lavorando, ci sono stati cambiamenti, ci sono elementi nuovi che stiamo inserendo su quella base di 10-12 giocatori che abbiamo scelto col club di confermare. Neres, McTominay e Gilmour? Più tempo passa e più entrano dentro la nostra idea, con David abbiamo lavorato durante la sosta, dieci giorni con Billy e Scott, è stato positivo, stanno capendo l’idea di calcio che vogliamo fare. Si adattano alla tipologia di lavoro anche dal punto di vista fisico, metabolico, di forza, cosa chiede il tecnico, sono contento perché sono ricettivi e possono darci un buon contributo”.