Guido Pagliuca
, allenatore della Juve Stabia, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport: “A settembre con la società cercavo le cinque squadre da mettere sotto di noi. Vedevamo i budget, gli investimenti e pensavamo di lottare fino all’ultimo per la salvezza. L’ambizione e la qualità dei ragazzi, ma anche l’amore di questa piazza e di una grande società, ci hanno spinto oltre ogni limite. La piazza vede in noi ciò che ha cercato invano negli ultimi anni: senso di appartenenza e rispetto. Il Menti è il nostro fortino.
Ho fatto il vice di Baroni e da lui ho imparato tantissimo. Oggi Italiano in A e soprattutto De Zerbi stanno apportando le novità più interessanti. Nel mio piccolo cerco di riproporle, ricordandomi però che giocare il pallone è bello, ma i campi di Premier League sono un po’ diversi da quelli di Lega Pro. Benevento, Avellino, Crotone, Catania, Picerno e Casertana sono tutte più attrezzate di noi per la promozione, ma il calcio non è una scienza esatta. La squadra ha margini di miglioramento molto importanti. Anche grazie a uno staff che adoro. Abbiamo un’età media di 23,2 anni. Ragazzi come Erradi, Romeo, Leoni e Baldi possono ambire a categorie più importanti. Veniamo da storie difficili. A Siena, con tutti i problemi che c’erano, avevo raggiunto i playoff e dieci giorni prima dell’inizio mi hanno comunicato che eravamo stati estromessi”.