Pagliuca

Questa mattina, presso la sala stampa del “Romeo Menti”, la Juve Stabia ha tenuto una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche l’allenatore Guido Pagliuca: “Saluto tutti, do il bentornato alla maggior parte dei nostri ragazzi. Sono contento che siamo riusciti a mantenerli, se lo sono meritato. Siamo consapevoli che andiamo ad affrontare un campionato diverso e difficile, per questo abbiamo puntato sulla continuità. Il direttore ha lavorato molto sull’aspetto umano delle persone che vengono a integrare una rosa esistente. Per noi il gruppo è stato l’aspetto dominante dello scorso campionato, quindi dobbiamo dare continuità nel migliorare, con grande attenzione, specificità, con il solito atteggiamento. Il calcio è un divertimento e bisogna continuare a divertirsi. L’anno scorso siamo arrivati a un punto in cui il nostro divertimento era correre, giocare a calcio; si vedeva nella faccia dei ragazzi mentre giocavano. Quest’anno c’è bisogno dell’atteggiamento, un aspetto fondamentale per una squadra come la nostra. Sono contento e grato nei confronti della squadra, della società, dello staff, della piazza. Se questo sentimento si interscambia fra noi, si riesce a proporre quell’unione che ha fatto la differenza per tutto il campionato scorso.

Metodo Pagliuca? Il metodo è il solito. Mi sono aggiornato durante questo mese e mezzo per cercare di dare ancora di più ai ragazzi. Insieme al direttore e alla società dobbiamo creare l’ambiente migliore per questi ragazzi, fatto di leggerezza, divertimento, serietà e umiltà. Essere competitivi anche sotto l’aspetto fisico, del duello individuale, è una cosa che cercheremo. Abbiamo iniziato un pochino prima per adattarci al campionato e per fare una progressione di lavoro che ci permetta di acquisire dei principi, passando sempre attraverso il gioco. Dovremmo lavorare tantissimo sulla concentrazione per l’intera durata della partita. Ho visto i calciatori contenti di ripartire, questo mi riempie di felicità.

Penso che il reparto offensivo sia determinato non solo dagli attaccanti, ma da quanti calciatori riusciamo a portare nella zona dell’area di rigore. Molto passa dal lavoro di campo. Sono contentissimo dei ragazzi che ho a disposizione. Mi fanno piacere le conferme e sono soddisfatto dei profili che sono arrivati perché mantengono la filosofia e il pensiero della Juve Stabia. La quotidianità è importantissima; essendo ragazzi giovani, deve esserci la predisposizione al sacrificio e al lavoro. Ai ragazzi che sono arrivati ho detto che lo scorso anno tutti sono stati messi nella condizione di rendere al meglio e questo deve succedere anche quest’anno. Tonin e Mussolini? Sono calciatori che hanno delle caratteristiche che abbiamo valutato e che hanno la predisposizione a crescere.

Essere stati un anno insieme deve essere un vantaggio. In un campionato così, è importante la continuità di rendimento e di ricerca dell’identità. La nostra identità deve essere sia di giocare che di disputare partite sporche. Lo scorso anno alla fine del campionato abbiamo fatto un riassunto video delle ultime quindici-sei partite. A maggio eravamo fieri e contenti di ciò che avevamo proposto. Rivisto oggi, dopo un mese e mezzo di aggiornamenti, ci siamo accorti che ci sono dei miglioramenti da integrare al lavoro dello scorso anno. Novità che possono migliorare il singolo”.