Pasquale Padalino
, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro la Paganese: “Sono orgoglioso di questa squadra. Ha raggiunto una consapevolezza che prima per vari motivi non aveva. Eravamo sicuri di aver intrapreso un certo percorso, perché vedevo impegno in allenamento e ci faceva ben sperare. Questi sono segnali di chi vuole ambire a qualcosa di importante. I risultati non sono sempre figli di comportamenti interni ed esterni, ma anche di episodi che girano a sfavore. Oggi tutti devono riconoscere a questa squadra la capacità di essersi riconosciuta in un’idea di calcio. I risultati sono evidenti”.
Sugli indisponibili della Juve Stabia: “Abbiamo dieci calciatori fuori. Oltre ai soliti si sono aggiunti Borrelli, Russo, Esposito. Cernigoi, Troest e Suciu non saranno della partita. Orlando e Garattoni, invece, sono in dubbio. Torest? Non posso dirlo, è in via di recupero. Presumo che dopo la sosta possa essere a pieno regime”.
Sulle insidie: “I derby sono partite che danno spinte particolari a tutti. Da entrambe le parti ci sarà la voglia di fare risultato. La stanchezza e il tempo per preparare la gara possono incidere. Post sconfitta con la Casertana? Sono sempre stato lo stesso. Per tutte le cose occorrono dei tempi, che bisogna rispettare. Nonostante sia da tanti anni in questo mondo, invito sempre tutti ad immedesimarsi nel ruolo di chi si sta criticando. A volte si fanno valutazioni semplicistiche senza sapere alcune dinamiche. Record di 5 vittorie consecutive in trasferta? Con la presenza dei tifosi giocare in casa o fuori casa avrebbe avuto la sua valenza. Il cambio passo in trasferta rispetto al girone di andata è merito di tutti. Nessuno, nel bene o nel male, può ottenere i risultati da solo. In primis, comunque, i meriti vanno dati alla squadra”.