Juve Stabia, Padalino: “Il Bari ci riserverà diverse difficoltà, dobbiamo interpretarla bene”

Juve Stabia, Padalino: “Il Bari ci riserverà diverse difficoltà, dobbiamo interpretarla bene”

Giornata di conferenza stampa in casa Juve Stabia. Il tecnico Pasquale Padalino, intervenuto ai microfoni della stampa, ha presentato la complicata sfida di domani pomeriggio allo stadio San Nicola di Bari: “Sarà una partita dove entrambe le squadre avranno l’attenzione massima, oltre i numeri. Sono partite dove entra in ballo l’emotività dei singoli all’interno di un contesto dove loro dovranno gestirla in una certa maniera perché hanno l’obbligo di dover vincere a tutti i costi il campionato. O comunque essere protagonisti fino al termine. Noi dovremmo essere in grado di continuare e affrontare una squadra che ci metterà in difficoltà. Possiamo renderci conto quanto possiamo valere in questa competizione e quindi sarà un bel banco di prova per fare delle valutazioni più approfondite”.

Ancora sugli avversari: “Sarà una partita di calcio che avrà le sue difficoltà, come tutte. È una paura relativa, hanno un impianto di gioco come squadra e singolarmente sono forti. A loro favore parla anche la storia. Dobbiamo andare oltre, ogni domenica o mercoledì c’è un impegno con le sue difficoltà. La capacità della Juve Stabia deve essere quella di sapersi imporre al di là delle qualità dell’avversario”.

Sul valore della partita: “Mi piacerebbe vincere senza nessun tipo di distinzione, il match è sentito molto in quanto di Foggia. Il derby è andato ai rossoneri ma al sottoscritto non è arrivato nulla (ride, ndr). Spero che anche noi possiamo fare una partita di carattere e temperamento, dobbiamo comunque rispettare e affrontare con la massima attenzione il Bari. Il mio obiettivo è quello che la Juve Stabia possa mettere punti in cantiere e uscire con una prestazione di carattere”.

Sullo stimolo di battere il Bari: “Ogni partita deve essere interpretata e approcciata nella maniera migliore, non possiamo dipendere da uno stimolo esterno. Tutte le motivazioni, quando giochi contro squadre con questo obbligo, aumentano. Se vogliamo essere parte integrante di questo campionato, dobbiamo avere la capacità di essere noi stessi anche andando oltre gli stimoli degli avversari. Nel nostro progetto abbiamo una tranquillità che non ci richiede di essere allo stesso livello di altre squadre. Abbiamo, però, l’obbligo verso noi stessi e verso chi ci ha dato questa possibilità di tornare ad essere una squadra che vuole ritagliarsi uno spazio decisivo fino all’ultimo”.

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