Juve Stabia, le parole di Padalino e Ghinassi in conferenza stampa

Juve Stabia, le parole di Padalino e Ghinassi in conferenza stampa

Quest’oggi, nella sala stampa del ‘Romeo Menti’, Giovanni Padalino e il ds Filippo Ghinassi hanno presentato la prossima stagione della Juve Stabia. Le vespe, ricordiamo, esordiranno il 23 settembre in Coppa Italia contro il Tritium.

Di seguito una sintesi delle parole di Padalino e Ghinassi.

Padalino:

“I giovani hanno avuto un ottimo approccio, con tutti i limiti che hanno i ragazzi della loro età. Sono tutti classe 2000 e 2002 e devo dire che in queste due settimane sono stati molto disponibili. La maggior parte si è presentata in condizioni accettabile. Prima di confermare qualcuno per la prima squadra però bisogna fare ulteriori valutazioni.

Chi resta della scorsa stagione? Ovviamente sarei felice se restassero tutti i calciatori che abbiamo sotto contratto. Si tratta di profili di grande spessore ed esperienza che vorrei allenare. Tonucci già lo conoscevo, Forte lo stiamo coinvolgendo e si sta impegnando molto. Se restassero non avrei nessun tipo di problema.

Il Tritium? Non vogliamo partire col piede sbagliato anche se abbiamo delle defezioni. Quelli che arrivano vengono con delle motivazioni forti alla Juve Stabia. I calciatori già presenti, se vogliono restare, devono accettare una rimodulazione del contratto o la tempistica dello stesso. Tutti si sono dimostrati veri professionisti. Siamo partiti col piede giusto. L’unico problema è il tempo e l’assemblaggio della squadra. Ho i miei principi di gioco che già ho attuato in allenamento e che potrò valutare meglio a squadra completata, magari grazie anche a qualche test amichevole”.

Ghinassi:

“Per il 23 settembre è irrealistico che saremo al top. Per gli otto calciatori sotto contratto bisogna prendere in considerazione tre parametri: tecnico, economico e motivazionale. Sono tre i calciatori che dal punto di vista economico sono fuori dal nostro budget: Forte, Troest e Tonucci.

Dagli altri, invece, sarebbe possibile ripartire. Si tratta di calciatori che terrei tutta la vita, ma è inconcepibile per i nostri parametri economici. Alcuni contratti erano rimodulati in caso di retrocessione, altri no. Ma questa non è colpa dei ragazzi. I ragazzi devono onorare questa maglia. Al momento ne abbiamo 13 sotto contratto. Almeno in 3 partiranno e ne arriveranno almeno altri 10-11. Cercherò di prendere i calciatori più forti con gli strumenti a disposizione”.

Su Mezavilla: “Dopo la retrocessione abbiamo analizzato la posizione di Vitiello e Mezavilla, i più anziani del gruppo. Vitiello ci ha subito comunicato la sua scelta di ritirarsi. Per Mezavilla abbiamo scelto di mantenere in essere il contratto in corso, ma non ha accettato la nostra proposta. Lui è stato un guerriero della Juve Stabia e per questo era stato confermato ma per una cifra che il ragazzo ha scelto di non accettare”.

Su Forte: “Il prezzo per il cartellino di Forte è stato fissato dalla società non da me. Al momento tra Forte, Troest e Tonucci abbiamo almeno 400mila euro netti di ingaggio bloccati. Questo ci rallenta sul mercato”.

 

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