Stefano Sottili
, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Campobasso:
“Come si gestisce questo momento? Con la partecipazione di tutti e la consapevolezza del momento che stiamo attraversando. È chiaro che quando non ci sono gare a una distanza imminente, qualcosa rischi di perdere dal punto di vista dell’attenzione e della partecipazione emotiva. Abbiamo cercato di mettere dentro partitine, mini tornei, in modo da tenere alto lo spirito, l’attenzione e la competizione del gruppo. I ragazzi hanno compreso il momento, sono stati attenti nella gestione della pandemia che si è nuovamente scatenata in tutta Italia. Sono contento del buon lavoro, poi è chiaro che le risposte vanno date in campo. Campobasso? È difficile prevedere qualcosa quando c’è un lungo periodo di inattività. Diventa anche un’incognita la gara, non sappiamo gli avversari chi avranno a disposizione e con quale sistema di gioco si schiereranno. Ci siamo proiettati più su di noi, cercando di migliorare quei difetti palesati nell’ultimo periodo. Cercheremo di fare una partita attenta, gagliarda. In questa fase di stagione il risultato è più importante della prestazione, anche se secondo me i risultati arrivano attraverso la prestazione. La prestazione non è solo il giocare bene, ma mettere in campo tutte le componenti che ti portano a fare risultato. Bilancio di questi tre mesi? Abbiamo raccolto 15 punti in 10 gare. Sono esigente e ho la convinzione che questa squadra potesse fare meglio. Sono contento della disponibilità dei ragazzi, con i quali è un piacere lavorare, ma risultati alla mano credo che qualcosa in più avremmo potuto farlo. Abbiamo sempre cercato di giocare, di vincere le partite. Nell’applicazione, nella ricerca di fare la partita, ho la certezza che qualcosa in più la squadra potesse ottenerla”.