Juve Stabia, Di Bari: “Affronteremo al meglio il Cerignola. Su Colucci, Pochesci e Novellino…”
Giuseppe Di Bari
, direttore sportivo della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa per tracciare un bilancio della stagione corrente: “I programmi iniziali, come ho sempre detto, erano di assestamento perché c’era stata la ristrutturazione del debito. Con il presidente Langella, il socio e l’amministratore Polcino, si era parlato proprio di questo discorso. L’obiettivo primario era la salvezza, ma se avessimo centrato i playoff, che abbiamo poi raggiunto, sarebbe stato tanto di guadagnato. Qualcuno ha detto che la squadra era scarsa, non all’altezza della situazione, ma queste cose non mi hanno mai toccato perché sono abituato a fare i fatti. Si aspetta sempre la fine per trarre delle conclusioni. Con l’amministratore Polcino abbiamo ridotto gli ingaggi più alti, puntando su giocatori di esperienza come Russo, Altobelli e tutti i ragazzi che hanno dato l’anima come Scaccabarozzi, Berardocco, Caldore, Ricci, Cinaglia, Tonucci. Attraverso i giovani ho provato a creare un capitale per la società, vedi giocatori come Barosi, Vimercati, Maselli, oltre ai giovani che c’erano già. Ragazzi che hanno fatto parte del settore giovanile. Poi ho cercato mettere dentro calciatori valorizzati come D’Agostino dal Napoli, Silipo dal Palermo, Maggioni dal Modena. Sempre per abbattere i costi della società. Ovviamente il mio ruolo mi impone di rispettare il budget, cercando di fare qualcosina in più. Ma soprattutto avere una gestione scrupolosa del denaro che viene messo a disposizione, in simbiosi con l’amministratore. L’80% di questa squadra, negli anni, ha sempre giocato poco. Quest’anno i ragazzi sono andati oltre e li ho ringraziati. Gli extra budget mi sono serviti in passato per vincere. Si sono dette tante cose anche sugli attaccanti, come Zigoni, Pandolfi e Santos. Quest’ultimo è il mio grande rammarico, si è messo in discussione per quaranta giorni ma non è riuscito a dimostrare il suo valore. Vorrei toccare anche il tema degli allenatori che si sono avvicendati. Colucci ha fatto 33 punti, è stata una scelta del sottoscritto. Ma ad un certo punto si è reso ostile nei confronti dello staff tecnico e della squadra. Ha tirato i remi in barca proprio in concomitanza di partite importanti.
Dimissioni o esonero? Voglio chiarire. Ci siamo presi delle responsabilità, trovando una soluzione e rispettando club e allenatore uscente. I dettagli rimarranno nel mio ufficio, ma mi sono sempre comportato da uomo. A buon intenditor poche parole. Per quanto riguarda Pochesci, è stata una scelta condivisa con la società ma assolutamente negativa. Novellino doveva arrivare a gennaio. Posso solo esprimere parole positive nei confronti dell’allenatore perché in pochissimo tempo ha reso il gruppo più sereno, centrando anche i playoff. Voglio fare i complimenti ai veri tifosi della Juve Stabia, in particolare alla curva che in tutti i momenti di difficoltà ci ha sempre supportato e li ringrazio. In questa annata mi sono reso conto che Castellammare è una piazza che deve vincere per mentalità. Inoltre faccio i complimenti al Napoli, ai suoi tifosi e al mio amico Giuntoli che ci ha permesso di disputare due confronti con gli azzurri. Dichiarazioni della società a gennaio? Come ho spiegato, sono abituato a lavorare con in budget e con i fatti, cercando di mantenere gli equilibri economici della società. Abbiamo portato in positivo l’indice di liquidità. Tante cose si possono dire, ora polemizzare non serve a nulla. L’extra budget servono a portare qualcosa di importante. Io ho portato avanti la politica societaria. In alcuni momenti ci si fa prendere da determinate dichiarazioni, ho rispettato e sono rimasto in silenzio. L’obiettivo era quello di assestare e sistemare i conti. È stato un fatto lavoro certosino che ci ha portato a raggiungere un’obiettivo che non so dove ci porterà. La squadra ha delle capacità e mi auguro vengano fuori ancor di più. Ai posteri l’ardua sentenza.
Pandolfi? Come altri, non ha mai giocato così tante partite da titolare. Ha margini di crescita, il riscatto è importante, ma dipende dalla società. In base al budget si potrà valutare se riscattarlo o meno. Dal mio punto di vista si può lavorare, io gli darei un’altra possibilità. Playoff? Sono convinto che affronteremo al meglio il Cerignola. Il mister sta facendo un grande lavoro e ha caricato i ragazzi nel modo migliore. Futuro? Il suo futuro, come il mio, sarà deciso alla fine. Se un allenatore fa bene è giusto dare continuità”.