Valerio Bertotto
, allenatore del Giugliano, ha presentato in conferenza stampa il derby contro la Turris: “C’è da migliorare sugli esterni bassi? In assoluto c’è sempre da migliorare. Giochiamo con due esterni molto giovani, che stanno crescendo bene. Il nostro orgoglio è riuscire anche a giocare contro formazioni importanti, che fino a poche stagioni fa militavano in altre categorie, con due 2004, un 2002 e due 2001. Ritengo sia un aspetto importante. Firmerei per gli stessi risultati dell’andata nelle prossime partite? Sono cambiati i parametri, in quel caso ero appena arrivato e c’era tutto da ricostruire. Adesso abbiamo tante certezze, veniamo da una costruzione costante di idee, di volontà e di solidità sia sotto l’aspetto tecnico-tattico che morale. La prima partita del trittico l’abbiamo superata, ora pensiamo solo alla Turris. I corallini sono forti, stanno lottando con le unghie e con i denti per rimanere aggrappati. Meritano rispetto, quindi il focus deve essere al 100% sulla Turris.
Diop? Sta proseguendo nel suo percorso di recupero, si sta riatletizzando. Ha accusato un problema al flessore, stiamo cercando di recuperarlo nel migliore dei modi. Indisponibili? Diop e Grasso che ha un problema alla caviglia da un paio di settimane. Giorgione quanti minuti ha? Forse mezz’ora riesce a reggerla, ma l’importante è che lui e Barba siano disponibili. Primi tempi? Lo studio dell’avversario e l’interpretazione della gara sono sempre ottimali. Nella preparazione, oltre a dare tutte le conoscenze ai ragazzi, c’è sempre la componente emotiva che fa la differenza. L’approccio è fondamentale, al di là della qualità dei singoli. Si tratta di limare queste situazioni che, nell’arco della partita, possono essere determinati negativamente. Ci stiamo lavorando, è un punto su cui sto battendo molto. Cosa ho detto ai ragazzi all’intervallo? Quello che ho detto durante la settimana, cioè che era una partita che potevamo vincere. Siamo andati in svantaggio di due gol, è vero, ma abbiamo giocato a calcio. Abbiamo concesso qualcosina e giustamente siamo stati puniti, tuttavia con determinazione e forza abbiamo conquistato i tre punti.
Centrocampisti? Ne ho 6, ognuno ha caratteristiche leggermente differenti dall’altro. Di volta in volta scelgo, ci sono tante partite e tante situazioni da gestire. Più la condizione è ottimale più si riesce a tenere il livello alto. Sono molto soddisfatto di quello che stiamo facendo. Turris? È una squadra solida e in salute. Sa cosa fare e come farlo. Il mister ha dato un’impronta forte. Noi non dovremo far accentuare il loro gioco e le loro capacità, dovremo soffocare ogni potenziale pericolo. Dobbiamo continuare nella nostra idea, nella nostra ricerca di un gioco che ci è consono, ma allo stesso tempo essere attenti alle loro prerogative. Spettatori? Io posso solo far in modo che le prestazioni, l’attaccamento alla maglia e alla città generino qualcosa di positivo. I ragazzi meritano di essere incitati e meritano una cornice di pubblico importante. L’unione è la gioia del calcio. Questa è l’unica cosa che sta mancando. Mi sto meravigliando di me stesso? No, finalmente ho la possibilità di lavorare con persone serie che mi permettono di portare avanti la mia passione, le mie conoscenze e i miei studi. Nella vita la differenza la fanno le persone con cui riesci a collaborare. Ho trovato persone serie che apprezzano l’uomo e il professionista.
In questo momento la cosa più sbagliata è pensare che tutto ci sia dovuto e certo. Lo sport insegna che il pericolo è sempre dietro l’angolo. Bisogna essere lucidi, razionali, lavorare con determinazione e cercare sempre quel qualcosa in più. Ciuferri? Prima del mio arrivo era destinato a finire in Serie D. Ha dimostrato di meritare, così come gli altri che giocavano poco, la titolarità e il successo che sta ottenendo. I ragazzi hanno bisogno di crescere e migliorare”.