giugliano bertotto

Valerio Bertotto, allenatore del Giugliano, ha presentato in conferenza stampa il match contro il Picerno“Ci sono delle letture, al termine delle partite, che a volte risultano discordanti rispetto al risultato: ci sono vittorie che sanno di sconfitta e viceversa. La partita di Crotone è una di quelle: per come è andata, mi sono arrabbiato molto per i primi due episodi che abbiamo creato noi stessi, permettendo loro di punirci. Questo non deve mai succedere, soprattutto in un momento cruciale del campionato. D’altro canto, una squadra senza identità o senza anima avrebbe subito la partita e sarebbe naufragata. Invece no, la squadra ha dimostrato di avere anima, identità e compattezza. Teniamoci stretto il fastidio di essere tornati a casa a mani vuote, ma con la consapevolezza di avere dentro di noi qualcosa di importante. Partita col Picerno? È una squadra forte, che gioca un calcio moderno e dispone di elementi validi. Bisogna stare attenti a non concedere loro ciò in cui sono più bravi. L’attenzione deve essere totale. Dobbiamo giocare con tutta la nostra forza e proseguire il nostro cammino, perché abbiamo tutto per fare bene. Più arrabbiato per i primi due gol o per il terzo? Il primo, dopo pochi secondi, è inaccettabile. L’unica spiegazione è la mancanza di attenzione, che deve essere massima da un secondo prima dell’inizio della partita fino a un secondo dopo il fischio finale. Quel gol, arrivato dopo venti secondi, ha indirizzato la gara su certi binari. Con un inizio diverso, la partita sarebbe finita diversamente.

Indisponibili? Demirovic ha recuperato dall’influenza, ma preferiamo rimetterlo in piena forma per Trapani. Poi ci sono i soliti ragazzi che stanno proseguendo il recupero, quelli che hanno subito traumi e che sono satti attenzionati a livello chirurgico. Bisogna avere pazienza. Scelte di domani condizionate dalla prossima partita? No, assolutamente. Il focus è sull’immediato. Dualismo Nepi-Padula? Abbiamo dimostrato di saper gestire più soluzioni. Io mi baso sui concetti e sull’idea che la partita mi trasmette. Le due gare le avete viste mille volte. In corsa? Dipende da come si sviluppa la partita, dall’avversario e da molti altri fattori. Avere due giocatori per lo stesso ruolo è uno stimolo importante. Uno stimolo positivo, in un ambiente sereno, aiuta tutti a crescere. Celeghin? È un professionista serio e capace. Sta crescendo e si sta applicando per ricoprire un ruolo leggermente diverso dalle sue caratteristiche, ma ha le qualità per farlo. Sono molto contento di lui e degli altri ragazzi”.