Focus – Dani de Wit, il pilastro offensivo dell’AZ Alkmaar
L’Europa League chiama, il Napoli risponde. La seconda competizione europea entra nella fase clou e gli azzurri, obbligati alla stagione del riscatto, non devono soffermarsi soltanto sul campionato. Il cammino nel tortuoso torneo continentale potrebbe rappresentare un’opportunità per conquistare la vetrina più preziosa. E allo stadio San Paolo, al debutto del gruppo F, approda l’AZ Alkmaar. La situazione degli orange non è da ricordare, il dilagare del Covid-19 ha colpito la formazione dell’intraprendente Slot. Di conseguenza, gli avversari dei partenopei arriveranno con gravissime defezioni.
Non mancherà, però, l’estro e la fantasia del numero dieci degli olandesi. Nel florido contesto giovanile delle Eredivisie, sta riscuotendo grandi apprezzamenti Dani de Wit. Cresciuto nella rinomata cantera dell’Ajax, il classe 1998 – anche nel giro della Nazionale Under 21 – non è riuscito a mettersi in evidenza con la casacca dei Lancieri. Dunque, l’occasione di vestire la divisa prestigiosa del club di Alkmaar. E il classe 1998 non ha fallito. Ha attirato le attenzioni dei top-team europei, nonché è divenuto un pilastro del nuovo corso dell’Olanda calcistica. Perché la sua attitudine a muoversi in diversi ruolo lo rende un giocatore universale.
Nasce come centrocampista ma ha affinato le sue doti dalla trequarti a salire. In zona offensiva è quasi letale ed è uno dei profili su cui Slot conta per la manovra d’attacco. Sono 45 le presenze collezionate con l’AZ dal 1° settembre 2019, prima partita ufficiale disputata contro il Vitesse: nei gettoni totalizzati, de Wit ha messo a segno 11 gol e servito 8 assist ai compagni (3 reti e 2 passaggi chiave nelle ultime 6 partite). Grande fisico, visione di gioco e incisività nell’area avversaria. Dani si candida ad essere il pericolo numero uno per la difesa di Gattuso.
Gli azzurri devono trovare un modo per arginare la furia orange. I riflettori saranno puntati tutti sul Diez olandese.