Fella, la consacrazione con l’Avellino e il rammarico della Salernitana

fella avellino

“Mo je faccio a rovesciata”

. Prendiamo in prestito – e la modifichiamo riadattandola al contesto – la celebre frase che Francesco Totti confidò all’amico Di Biagio pochi istanti prima di calciare il rigore contro il dominante Van der Sar. Un’espressione quasi sacra nello scenario calcistico nazionale. E sarà stato un pensiero che ha riempito la mente di Giuseppe Fella. Con il dovuto paragone con il fenomeno capitolino, s’intende. Lungi da noi voler paragonare i due. Il gesto tecnico del centravanti contro il Catanzaro è una bellezza assoluta. Un capolavoro del pallone contemporaneo. In un panorama spesso snobbato o classificato come carente sul lato tecnico.

La risposta, al contrario, è nella coordinazione di Fella. Nella girata volante, su assist morbido di Santaniello, che va a piazzarsi alle spalle del portiere avversario. Certo, lo stesso giocatore avrebbe preferito il successo del suo Avellino piuttosto che realizzare una rete straordinaria. Eppure, nonostante la sconfitta pesante complice anche l’inferiorità numerica, gli irpini possono crogiolarsi sulla giocata personale del ventisettenne di Salerno. Qualità, determinazione e consapevolezza. C’è tutto nel gol messo a segno dall’ex Monopoli, divenuto un elemento fondamentale nell’azione offensiva disegnata da Braglia.

Altrove, invece, resta un pizzico di rammarico. Poco distante dall’Irpinia, allo stadio Arechi. La Salernitana non ha creduto nelle potenzialità di Fella in questa stagione e, dopo aver acquistato il suo cartellino in estate, l’ha girato all’Avellino. Nel gruppo di Castori sono rimasti Cedric Gondo, fermato da continui infortuni, e Niccolò Giannetti, mai efficace quando chiamato in causa. Il Cavalluccio, che presenta diverse defezioni dopo un mercato improvvisato, avrebbe avuto la necessità di un profilo simile nello spogliatoio. Salernitano di nascita, il classe 1993 avrebbe meritato una chance come comprimario alle spalle degli ormai già testati Djuric e Tutino.

Scelte incomprensibili e strade separate momentaneamente. I Lupi si coccolano l’attaccante, mentre negli ambienti del tifo granata serpeggia un pizzico di malcontento.