L’Ercolanese festeggia i 100 anni di storia, ma il futuro del club è in bilico. Il presidente Umberto Raiano rompe il silenzio con una lunga lettera e fa chiarezza: “Cari tifosi, ci siamo ritrovati ieri tutti insieme per festeggiare il centenario della nostra amata Ercolanese. Un susseguirsi di emozioni al termine di un pomeriggio vissuto intensamente. Non posso che ringraziare per l’affetto dimostratomi ed il sostegno. Per me sono stati 3 anni bellissimi e condivisi con tutti voi, ho cercato sempre di dare il massimo alla causa e all’amore per la squadra della nostra città. Speravo che il mio sacrificio e le persone a me più vicine, che mi hanno aiutato in questi anni, meritassero più attenzioni da parte delle istituzioni, città e tifoseria. Ricordo i primi 2 anni con enorme piacere: è stato un susseguirsi di soddisfazioni nonostante i problemi con lo stadio, politica e il poco supporto della città di Ercolano. Sponsor, politica e tifoseria purtroppo non ci sono stati vicini come speravamo”.
La nota va avanti
“Ieri in occasione del centenario non ero convinto di voler essere presente per non illudere i tifosi di un mio ripensamento. Quest’anno non ho voglia e la mentalità per ripartire dopo l’ultima annata e le tante delusioni anche di persone che non meritavano di percorrere questi anni insieme a me, c’è stata poca trasparenza e serietà. In questi anni con tanti sacrifici siamo riusciti a recuperare il nome ed il logo storico. Lascio quest’anno il calcio ma nulla è perduto, può ritornare la passione e la voglia di mettersi in competizione e di contribuire a portare l’Ercolanese dove merita. Daremo modo alla politica locale di onorare gli impegni pressi più volte partendo in primis dalla ristrutturazione dell’impianto sportivo che rappresenta la città di Ercolano (settore ospiti ed altri lavori necessari per l’impianto). Do la mia disponibilità ad imprenditori del territorio, anche se con me non l’hanno fatto, di dare un contributo in sponsor e cedere per un anno il logo storico ed il nome.
Raiano conclude
“Sono rimasto in silenzio nelle ultime settimane, ma ci sono alcune cose che sento di dover affrontare. Che mi crediate o meno, e so che alcuni di voi sono pronti a non prendere in considerazione nulla di ciò che dirò, non penso ci sia stato nessuno, in Società, più deluso, rammaricato e arrabbiato di me, per come sono andate le cose negli ultimi dodici mesi. A coloro che dicono “bla bla bla, abbiamo già sentito questi discorsi in precedenza”, rispondo di essere fermamente convinto che, prima di questa stagione, abbiamo allestito squadre molto competitive e desiderose di vincere. Questo è un mio grande rimpianto, perché alla fine il motivo per cui sono qui è allestire una squadra e creare un’atmosfera che rendano ovunque orgogliosi i tifosi dell’Ercolanese. Ad oggi queste condizioni non ci sono”.