De Zerbi: “Benevento mi ha insegnato a tenere duro, non è stato facile perché…”
Roberto De Zerbi
, tecnico del Brighton, si è raccontato ai microfoni di Sportitalia. L’ex allenatore del Benevento ha ripercorso le tappe della sua carriera e si è soffermato anche sulla sua esperienza in terra campana:
“Non ho avuto paura di morire sotto le bombe. Forse perché ho elaborato dopo, ma in quel momento ero sicuro di tornare a casa. Mi dispiace vedere i calciatori di altri paesi, penso ai brasiliani, con le moglie e i figli piccoli in difficoltà. Mi dispiaceva vedere lo staff in difficoltà. Ma in quel momento abbiamo pensato solo a dare una mano ai brasiliani. E poi a tornare a casa. Perché non sono scappato? Aspettavo la sospensione del campionato ucraino, poi sarei tornato a casa. Ma è stato tutto velocissimo. La cosa più importante è il dramma che sta vivendo il popolo ucraino. Per me invece è stato un trauma perché sono voluto andare in Ucraina e si stavo formando una squadra fortissima. E vedersela strappare così è dura, fai fatica ad accettarla.
Bologna? È stato scritto di tutto. Ma ognuno le cose le vede a suo modo. A Bologna sarei andato a piedi, è una delle grandi piazze italiane. Ma in quel momento non ho ritenuto che fosse giusto per me, senza fare moralismi. Esperienze? Foggia mi ha profondamente segnato nel mio percorso, ma così come il Benevento che mi ha insegnato a tenere duro. Riprendere il martedì dopo sconfitte, sconfitte e sconfitte non era facile perché non sapevi cosa dire alla squadra. Ogni esperienza è stata formativa. Anche al Sassuolo è stata una grande esperienza, siamo diventati un esempio per tante società in Italia”.