erra paganese

Una situazione al limite del paradossale. Una sintesi perfetta per descrivere ciò che è avvenuto sull’asse tra Pagani e Cava de’ Tirreni. E al centro, il futuro – non ancora del tutto sicuro – di Alessandro Erra. Ancora in carica per gli azzurrostellati, il tecnico era stato messo sull’uscio dalla stampa e dagli addetti ai lavori. Il tris patito contro il Monopoli nel confronto del Marcello Torre aveva gettato ulteriore malcontento e l’ipotesi di una separazione tra le parti in causa. Un possibile allontanamento del tecnico dopo la decisione di proseguire assieme durante la finestra estiva.

Ma i dodici punti conquistati in sedici partite, le vittorie ancora a secco tra le mura interne e gli intoppi stagionali avevano fatto propendere per l’esonero. E la scelta di affidare un compito delicato a mister Salvatore Campilongo. Contatti concreti tra il sodalizio e l’allenatore, poi la svolta di giornata. L’incredibile inserimento della Cavese, il blitz degli Aquilotti e la volontà del trainer partenopeo di accettare la corte metelliana. E, di conseguenza, la Paganese è rimasta beffata: tuttavia, la varietà di selezione sul mercato non avrebbe convinto la dirigenza che è pronta a riconfermare l’attuale staff.

Una conclusione, quindi, che potrebbe anche coincidere con la rinascita azzurrostellata. Erra, malgrado qualche difficoltà durante il primo scorcio d’annata, ha dimostrato di saper gestire lo spogliatoio della Paganese. Con qualche innesto in sede invernale, la squadra potrebbe riprendere quota in graduatoria e abbandonare la posizione in zona playout. Il dietrofront del sodalizio campano, d’altra parte, dovrebbe rappresentare uno scossone. Nel contempo, oltre alle dinamiche extra-campo, l’ambiente si prepara alla trasferta di Potenza il prossimo 10 gennaio. Uno spartiacque stagionale tra due compagini che lottano per lo stesso obiettivo.

In poche ore, in casa Paganese, è accaduto di tutto. Dal probabile esonero alla sempre più credibile permanenza di Alessandro Erra.