Dal 5 maggio 2019 ad oggi: Salernitana, l’incrocio col Cosenza e una classifica diversa

Dal 5 maggio 2019 ad oggi: Salernitana, l’incrocio col Cosenza e una classifica diversa

Sofferenza, carattere e cinismo. Ingredienti essenziali per un gruppo che punta in alto. Per migliorare le cinque deludenti stagioni precedenti. È il must che vige nello spogliatoio della Salernitana. Chiuso in una bolla, senza ascoltare polemiche tra tifosi e società, l’organico di Fabrizio Castori si è rivelato una sorpresa. La rivelazione tra le cadette. Nonostante un mercato a tratti caotico e disorganizzato. Il lavoro certosino del trainer di San Severino Marche e la disponibilità della squadra stanno consentendo al Cavalluccio di stare lì. In lotta con le big della competizione, quelle allestite con sforzi economici importanti per raggiungere l’obiettivo più ghiotto. La promozione in massima serie.

Al contrario, la Bersagliera – tra prestiti dalla Lazio e affari ancora in bilico – si è riscoperta adatta a fronteggiare le favorite. Un cammino, fin qui, mastodontico per i granata. La vetta della classifica – condivisa con l’Empoli – è la chiara manifestazione di una rosa che non si accontenta del compitino. E, pertanto, isolandosi da quanto accade all’esterno, Djuric e compagni stanno sovvertendo i pronostici più maligni. Quelli che hanno pungolato negativamente l’ambiente. Invece, una sola sconfitta – sul terreno verde della SPAL – in otto partite disputate e un primato momentaneo agguantato con merito. Con personalità e trame di gioco interessanti. E non solo.

Perché contro la Cremonese l’azione non è stata esaltante, ma è prevalsa la tenuta mentale. Quest’ultima ha permesso alla Salernitana di rimontare gli avversari e di centrare il quinto successo nel torneo. Dunque, temperamento e consapevolezza. Nel contempo, si guarda avanti. Per nuovi passi. Il prossimo match dice Cosenza. Una delle rivali meridionali per il Cavalluccio. Ma i calabresi, se considerati nel recente periodo, evocano fantasmi difficili da scacciare. Incubi spesso ricorrenti e che hanno tracciato un solco nella mente del pubblico. Il tutto riconducibile a quel 5 maggio del 2019. I granata, sul filo dei playout, viaggiano con tre ko consecutivi sul ruolino di marcia. Allo stadio Arechi, i famelici Lupi della Sila hanno il sentore dello stento per i campani e sono pronti ad infliggere il colpo decisivo.

Si materializza lo spettro. Quello che la città, il gruppo, Angelo Gregucci, lo staff tecnico e la società non si auguravano. Garritano e Palmiero si riscoprono mattatori, Rosina prova ad inserirsi tra le due reti ma la speranza resta vana. La Salernitana crolla ed è costretta – con il seguente tracollo di Pescara – a giocarsi il playout fratricida con il Venezia. A distanza di un anno e mezzo, però, la situazione è clamorosamente cambiata. La Bersagliera partirà verso la Calabria con l’etichettata di capolista. Cercando di ritornare a conseguire punti lontani dal fortino amico e bissare la vittoria ottenuta lo scorso anno al Marulla nel segno di Firenze.

Fonte foto: Tuttosport

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