Una pausa natalizia da trascorrere con serenità e speranza. Dopo stagioni vissute in chiaroscuro e con un dicembre quasi sempre indigesto. La Salernitana, con la vittoria di carattere e determinazione sulla Virtus Entella, si è proiettata tra le grandi del torneo. Contrastando giudizi troppo affrettati, polemiche spesso sterili e abbattendo quella barriera divisoria tra piazza e società. La brigata di Fabrizio Castori si è isolata in una bolla, ha replicato alle etichette di avvio stagione e si è inserita nell’élite della cadetteria. Malgrado due giri a vuoto – fisiologici visti gli impegni ravvicinati – il Cavalluccio ha sfoggiato consistenza e ponderatezza nel corso delle prime uscite del campionato.
La strada è ancora lunga, sul cammino dei granata si avvicenderanno ostacoli di portata elevata. Eppure, con l’unità d’intenti e l’abnegazione che li contraddistingue, i ragazzi della Bersagliera sono pronti a rendersi protagonisti. Lo si può apprezzare dalle esultanze, ferree e risonanti. E lo si può recepire dall’atteggiamento, mai passivo e pungente al momento opportuno. Lo si può udire dalla sana frenesia del trainer marchigiano a bordocampo. E la Salernitana vola, abbatte – almeno momentaneamente – il classico stereotipo dell’enfatizzazione del mercato come blasone di una squadra e mira a illustri traguardi. Un Natale, dunque, da primatisti della classifica. E con uno sguardo alle prossime e delicate trasferte in agenda.
Dal 19 giugno 2019 alla situazione attuale
Il 27 dicembre, al penultimo appuntamento dell’anno solare, il team di Castori sarà impegnato sul manto erboso del Penzo. Un terreno di gioco che evoca ricordi tutt’altro che piacevoli ai campani. In Laguna, difatti, non si vince dal lontano 2003. Eppure, è il 9 giugno 2019 che si è consumata, probabilmente, la tragicomica annata più emblematica dal ritorno in Serie B. Quel playout sul suolo veneto, nel duello fratricida con gli arancioneroverdi, che si concluse con un salvataggio fortunoso. Merito del rigore di Di Tacchio nella lotteria finale e degli errori della formazione casalinga alla ricerca del raddoppio. Un anno e mezzo dopo, d’altra parte, la storia sembra aver assunto connotati diversi.
Quel giorno di fine primavera, a ridosso del Centenario granata, è solo un lontano ricordo. La Salernitana di Castori, collaudata e ben rodata, vuol alimentare i sogni di vetta con un altro risultato utile sul campo di una città storicamente amica. Gli uomini di Paolo Zanetti, in piena corsa per la zona nobile della graduatoria, attendono il Cavalluccio per l’ennesimo dispetto nel torneo cadetto. Nel contempo, i granata di un anno e mezzo fa appaiono come cugini lontani e irraggiungibili rispetto allo spogliatoio attuale. Da Venezia a… Venezia: una Bersagliera rinnovata intenzionata a cementificare la posizione da leader.