Chievo-Salernitana, le pagelle: Tutino geniale, Djuric sale in cielo. Belec, cosa combini?

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La prima gioia in campionato. Dopo il pareggio al debutto con la Reggina. La Salernitana, con una prova di carattere, ha superato il Chievo nella sfida dello stadio Bentegodi. Un risultato maturato tra sofferenza e determinazione, il Cavalluccio ha dato continuità anche al risultato positivo ottenuto in Coppa Italia. L’hurrà in rimonta della formazione di Fabrizio Castori, dunque, potrebbe rivelarsi un toccasana in seguito alla spaccatura tra tifoseria e società.

Belec – È il 24′ quando, nell’impianto veronese, cade il gelo. Per i granata, s’intende. Un’uscita completamente sbagliata del portiere su un campanile, Mogos ne approfitta e sblocca il risultato. È la classica papera. Un infortunio tecnico che costringe la squadra a rincorrere. Da rivedere assolutamente. Voto 4.5

Casasola – Macina chilometri sulla corsia di competenza, cresce con il trascorrere della partita. Si propone di rado in avanti, bloccato anche dal dirimpettaio. Garritano, infatti, è un cliente scomodo ma l’esterno laziale tiene bene e non concede spazi. Voto 6

Aya – Insieme al collega di reparto deve tenere a bada il gigante Djordjevic e l’imprevedibile Fabbro. Una prestazione di spessore per un giocatore diventato un elemento già indispensabile per il tecnico di San Severino Marche. Sportellate e tanta quantità. Voto 6.5

Gyomber – Esordio in cadetteria con la maglia della Salernitana. La condizione non è ottimale, tuttavia la performance è di quelle positive. Comanda bene il reparto arretrato, guida i compagni in maniera ineccepibile. Poco preciso nelle chiusure, ma con il minutaggio si perfezionerà la forma. Voto 6

Lopez – Può peccare dal punto di vista qualitativo. Però, quanta sostanza? Non si tira indietro negli interventi e nei contatti duri. Tiene botta alla pressione degli avversari e si trincera dietro un muro difficilmente valicabile. Bertagnoli e Mogos ne sanno qualcosa. Voto 6.5

Kupisz – Si accende e si spegne, va ad intermittenza. Non regala una prova da ricordare, non manca però nel contributo alla squadra. Ci si attende, d’altro canto, qualche spunto in più in fase offensiva. Poco sotto la sufficienza. Voto 5.5 (90′ Curcio sv).

Schiavone – Il passaggio dalla Serie C alla B sta condizionando il centrocampista, ancora in difficoltà al Bentegodi. Alla prestazione così e così all’Arechi ne segue una totalmente identica fuori casa. C’è da trovare il feeling con la categoria cadetta. Voto 5 (57′ Capezzi – Ingresso propositivo e importante per l’ex Sampdoria. Utile nella doppia fase di gioco. Voto 6).

Di Tacchio – Il capitano è tornato a ruggire. Scontata la squalifica nel turno precedente, il metodista granata si presenta con l’assist di testa servito a Tutino. Consistenza e solidità in un reparto falcidiato dalle assenze dovuto a un mercato non esaltante. Voto 6

Cicerelli – Bene in Coppa Italia, malino in campionato. A pesare, probabilmente, è la maglia numero 10. Accelera, dribbla ma si perde nel momento clou della giocata. Deve ritrovare il giusto ritmo per tornare a mettere preoccupazione tra le maglie avversarie. Voto 5 (81′ Veseli sv).

Tutino – Si illumina al 34′. Pressato dalla difesa gialloblù, l’attaccante si gira in un fazzoletto e insacca alle spalle di un fermo Seculin. Spiana la strada ai compagni ed è uno dei protagonisti nel prezioso ribaltone completatosi nel secondo tempo. Voto 6.5 (90′ Lombardi sv).

Djuric – Con undici calciatori come Milan, la Salernitana competerebbe tranquillamente per le posizioni nobili. E non parliamo sul piano tecnico. Il centravanti getta il cuore oltre l’ostacolo, spende tanto per la casacca granata. Nonostante una vistosa fasciatura alla testa. E al 64′ vola in cielo per spingere un pallone in rete. Voto 7 (81′ Gondo sv).

Castori – Classico spartito per il tecnico che prepara bene l’incontro e legge perfettamente il canovaccio della ripresa. Voto 6.5