La Cavese non si ferma, nuova missione per gli aquilotti. Di Napoli: “Sono entrato in punta di piedi, ora sono l’uomo più felice del mondo”

La Cavese non si ferma, nuova missione per gli aquilotti. Di Napoli: “Sono entrato in punta di piedi, ora sono l’uomo più felice del mondo”

La vittoria in rimonta, la festa in piazza e il nuovo obiettivo nel mirino. La Cavese si è imposta, con il risultato di 2-1, sul San Marzano nell’ultima gara della stagione regolare. Da domani parte una nuova missione per i biancoblù: conquistare il titolo di “Campioni d’Italia”. Domenica infatti ci sarà il via alla Poule Scudetto, competizione che coinvolgerà le vincitrici dei nove gironi di Serie D. Gli aquilotti, in attesa del sorteggio che indicherà gli impegni, dovranno sfidare Altamura e Trapani, rispettivamente capoliste del Girone H e Girone I.

Le squadre si affronteranno in una gara di sola andata. La compagine che riposerà nella prima giornata dei triangolari sarà determinata tramite sorteggio, così come quella che giocherà la prima partita in trasferta. Nel secondo turno, invece, riposerà la squadra vincitrice della prima partita o, in caso di pareggio, quella che ha giocato in trasferta nella prima partita. Accederanno alla fase successiva le squadre vincitrici dei rispettivi triangolari, insieme alla seconda classificata migliore tra quelle escluse.

Le parole di Di Napoli

Mister Raffaele Di Napoli, al termine dell’ultima partita, ha commentato: “Non è semplice vincere un campionato a quattro giornate dalla fine e poi mantenere la determinazione che hanno mantenuto questi ragazzi. Ho visto la mentalità di voler vincere sempre: questo è avvenuto perché questo è un gruppo sano. Io sono orgoglioso di loro. Se posso permettermi dico che sono stato molto intelligente, sono entrato in punta di piedi nel gruppo, piano piano mi hanno conosciuto e hanno apprezzato l’uomo Di Napoli e mano mano ho dato loro i concetti di gioco, ma anche la consapevolezza e la coesione con l’ambiente e coi tifosi creando l’entusiasmo con una città che non ci avrebbe tradito. Sono contento del percorso fatto insieme a loro. Io non guardo i numeri, anche se mi dite che abbiamo 16 punti di vantaggio: io all’inizio avevo tutto da perdere perché venivo da un esonero e da un momento mio famigliare importante, ma mi sono rimesso in gioco credendo in questa proprietà e in questo ambiente. In due mesi non potevo stravolgere, ma i ragazzi hanno capito quello che volevo. Oggi sono l’uomo più felice del mondo: amo questa città e deve godersi ogni attimo di quanto accaduto”.

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