bari cavese

Necessità di continuità. Nelle prestazioni e nei risultati. Uscire dalla bagarre per non retrocedere sarà complicato, ma la Cavese di Salvatore Campilongo ha gli strumenti per farlo. Eppure, non sarà semplice. Partendo già dal prossimo impegno in campionato dove gli Aquilotti dovranno confermare quanto di buono mostrato contro il Bisceglie. Sul cammino dei metelliani, però, ci sarà il Bari. Una squadra ferita per la sconfitta di Teramo e pronta a riscattarsi nel prossimo appuntamento allo stadio San Nicola.

Due formazioni storicamente rivali e un terreno di gioco, quello pugliese, tutt’altro che amichevole per i campani. Il team biancoblù, chiamato all’impresa contro una corazzata del torneo di terza serie, sarà obbliga anche ad invertire un trend per nulla favorevole. Tra le mura dei Galletti, difatti, la Cavese non è mai riuscita ad imporsi. Anzi, le prove corali dei diversi gruppi che si sono avvicendati sono state macchiate da punteggi estremamente negativi. Precedenti non esaltanti e tabù da provare a sfatare già domani.

Sono quattro gli incroci al San Nicola, tutti conclusi con un ampio e largo vantaggio dei biancorossi sui blufoncé. Quattro hurrà per il Bari che ha messo in cantiere altresì 17 gol e incassato un solo timbro dagli ospiti. Il primo testa a testa è del 13 dicembre 1981 e l’undici guidato da Catuzzi si è affermato con un netto 5-0. Risultato che si è ripetuto il 9 settembre del 1984 nel match valido per il Girone 6 di Coppa Italia. Di mezzo, ancora un ko il 14 novembre 1982 per 3-1: unica marcatura biancoblù di Pavone.

L’ultimo incontro in Puglia è del 6 ottobre 2019, ricordi non piacevoli per la Cavese sconfitta 4-0: Di Cesare, Antenucci, Costa e Sabbione in gol.