Cavese, Favasuli: “Ci gira tutto storto, dobbiamo lavorare. Siamo un gruppo con dei limiti”

favasuli cavese

È il centrocampista e tra i più esperti della rosa, Francesco Favasuli, a prendere parola in conferenza stampa. Il giocatore, a margine della partita persa dalla Cavese contro la Casertana, ha dichiarato: “È il momento più difficile da quando sono a Cava, sportivamente e umanamente. A livello emotivo è il periodo più difficile, per tutto il gruppo. Quando perdi così – non meritavamo di perdere – è complicato ripartire. È il momento di avere fiducia e di lavorare, le parole lasciano il tempo che trovano. Zero punti in casa? Credo che nessuno poteva immaginare ad inizio stagione una situazione di classifica del genere. Non è facile giocare e reagire. Dico di più, ci siamo espressi bene in queste ultime due partite. Quando sei giù in classifica, gli episodi non girano dalla tua parte. Non penso al futuro, è il momento di lavorare. Siamo un gruppo di bravi ragazzi che ci vede lavorare bene a Pregiato, la società e il presidente ci sono sempre vicini. Chi lavora intorno a noi e la gente ci hanno sempre supportato. Non abbiamo alternative, se non la fede e il lavoro”.

Sul cambio marcia: “Assolutamente, sì. Le cose non succedono per caso, siamo giù perché abbiamo tanti difetti soprattutto calcisticamente. Dobbiamo dare qualcosa in più, quello che abbiamo dato finora non è bastato. Ognuno deve farsi un esame di coscienza. Fin quando c’è vita, c’è speranza. Attacchiamoci al lavoro e a quello che siamo”.

Sulla frenesia di vittoria: “Anche il punto sarebbe servito. Con il Foggia, ad esempio, ho sbagliato il calcio di rigore e cinque minuti dopo loro hanno segnato. Non meritavamo di perdere, ma quando sei in difficoltà tutto gira storto. Bisogna essere più concreti, se non vinci l’importante è non perdere. Ci vuole più cattiveria, soprattutto da parte nostra. Penso al lavoro, l’allenatore è preparato e competente. Dobbiamo fare qualcosa in più”.

Sul Catania: “Sarà difficilissimo, dovremo avere la forza di rialzarci, per quanto sia difficile. Dobbiamo cercare di togliere responsabilità ai giovani e trascinarli, la realtà è questa. Siamo un gruppo che lavora bene, abbiamo dei limiti calcistici. La squadra non si sta esprimendo male, non so quale possa essere il problema. Rappresentiamo un popolo che non ha mai mollato”.