Casertana, D’Agostino: “Imprenditori interessati al club? Nulla di più falso, mai ricevuto offerte. Stadio? Gli scettici dovranno chiedere scusa”
Il presidente della Casertana, Giuseppe D’Agostino, interviene per precisare: “Per l’ennesima volta sono costretto ad assistere ad un rincorrersi di voci prive di fondamento e che sembrano costruite ad arte per creare confusione. Ancora volta sento di imprenditori interessati a rilevare la Casertana e del mio totale ostruzionismo di fronte ad una paventata crescita del club. Nulla di più falso. Voci infondate che, però, mi costringono ripetute volte a rispondere a domande che fanno leva su questo argomento. Per tale motivo ribadisco per l’ennesima volta un concetto: in 8 anni non ho mai ricevuto né offerte di acquisizione della totalità delle quote del club, né proposte di partecipazione all’interno dell’attuale assetto. Credo di aver dimostrato più volte come la crescita della Casertana sia la priorità assoluta della mia gestione. L’ho dimostrato con i continui sacrifici posti in essere dalla mia famiglia e confermato quando abbiamo lottato e creduto fortemente che questi colori potessero riprendersi ciò gli spettava. Per tale motivo mi sembra ingeneroso e di cattivo gusto provare a screditare la mia persona adducendo motivazioni ben distanti dalla realtà. Non posso che esprimere ancora una volta un concetto chiaro: sono sempre disponibile ad ascoltare le proposte di chiunque sia interessato a fare il bene della Casertana. Perchè il futuro dei colori rossoblu è ciò che più conta, oltre ogni personalismo. Non temendo smentita alcuna, manifesto la mia disponibilità ad un incontro pubblico con eventuali imprenditori e/o gruppi costretti a fare i conti con un mio rifiuto. Sul fronte del Nuovo Stadio, invece, sono categorico: agli scettici dico che ben presto dovranno chiedere scusa. Tutto questo disfattismo non fa bene a quella parte sana dell’ambiente che, giustamente, aspetta con ansia questa importante svolta. Siamo pronti e le novità che tutti auspicano stanno per arrivare. Do la mia parola”.