Carattere e caparbietà, il Benevento è una ferma-big: e tra tre turni c’è il Milan

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Nessun timore. Senza demoralizzarsi. Un punto importante che muove la classifica e sottolinea un fattore essenziale. Il Benevento è una squadra ostica per le big. E anche la Lazio di Simone Inzaghi, nel duello fratricida con Pippo, ha dovuto rallentare il passo. Lo stadio Vigorito si evidenzia ancora ostico per le squadre della parte alta della classifica. Il gol di Immobile ha liberato quello spauracchio di una nuova goleada. Ma la Strega è diversa rispetto a quella della prima apparizione in massima serie. È un gruppo solido, rodato e ben allestito. Perché il traguardo della permanenza in Serie A è tutt’altro che proibitivo per i sanniti.

Sarà fondamentale ottenere punti contro le pari grado, ma fermare le più blasonate accentua le motivazioni dello spogliatoio. E dopo la Juventus anche i biancocelesti devono accontentarsi della spartizione della posta in palio. Soltanto l’Inter, finora, è riuscita a strappare l’intero bottino ai campani. In quel match, seppur terminato con una differenza importante di reti, i nerazzurri hanno comunque sofferto il ritorno giallorosso. Se paragonato al cammino interno delle pretendenti all’obiettivo finale, si può dire che il Benevento ha fatto decisamente meglio contro le compagini più attrezzate.

Il Parma ha affrontato solo il Napoli al Tardini ed è uscito sconfitto sotto i colpi di Mertens e Insigne. La Sampdoria ha trovato i tre punti proprio contro la Lazio, ma è stata colpita da Kessié e Castillejo lo scorso 6 dicembre. Una sola lunghezza in graduatoria per lo Spezia nelle gare tra le mura amiche con le big: pari con l’Atalanta. Male il Torino con due ko, con la Dea e con le Aquile capitoline sul suolo piemontese. Tre tracolli al Marassi per il Genoa con Inter, Roma e Juventus. A tratti sfortunato il Crotone che, in sei appuntamenti allo Scida, si è scontrato con Milan, Juve, Atalanta, Lazio e Napoli: un pareggio con i bianconeri e quattro disfatte.

Dunque, il Benevento si dimostra la più temibile tra le medio-piccole della principale competizione italiana. E tra tre giornate, il prossimo 3 gennaio ad inaugurare il nuovo anno, nell’impianto sannita arriverà il Diavolo di Pioli. L’organico rossonero, tra i più in forma del palcoscenico europeo, cercherà di prendere la rivalsa di quel 3 dicembre 2017. Quel 2-2 targato Brignoli al 95′ che spezzò la striscia negativa di quattordici sconfitte e gettò sconforto nell’ambiente meneghino. Il Benevento, con la testa allo scontro-salvezza col Grifone nel Sannio, guarda al futuro con consapevolezza nei proprio mezzi.