Francesco Caputo, ospite del podcast “OCW Sport”, ha rivissuto i momenti salienti della sua carriera. L’ex giocatore di Empoli e Sassuolo ha anche parlato della sua esperienza alla Salernitana: “Avevo due offerte sul piatto e ho dovuto scegliere tra Triestina e Salernitana. Ho scelto Salerno perché mia moglie era in attesa e dovevo rimanere vicino ad Altamura. Non è stata un’annata facilissima. La società era allo sbando e non ci hanno pagato gli stipendi, hanno pagato soltanto due o tre mensilità. Problemi con l’ambiente? Sì, diciamo che me la sono anche un po’ cercata. Vivevamo una situazione societaria particolare e la squadra non andava bene. Poi è successa una cosa che mi ha scosso e dato fastidio: abitavamo a Pontecagnano e una sera mi sono ritrovato delle persone incappucciate e con mazze da baseball davanti casa. Per il bene di tutti ho lasciato perdere. Nella partita contro l’Empoli ho segnato un grande gol all’ultimo minuto e, istintivamente, ho esultato zittendo i tifosi. Ho chiesto subito scusa, ma non me l’hanno mai perdonata. Salerno non l’ho mai vissuta, non potevo uscire. Mia moglie poi è ritornata ad Altamura, anche perché è stata una stagione disastrosa calcisticamente, stavamo sempre in ritiro e non ero mai a casa”.