Braglia: “Contenti delle condizioni del gruppo, aspettiamo gli esiti per Laezza. Sul Renate e gli obiettivi…”
È tempo di conferenza stampa per l’Avellino e per Piero Braglia. La formazione biancoverde, attesa dal debutto stagionale contro il Renate in Coppa Italia, va a caccia del primo risultato importante. Il tecnico, intervenuto nel consueto appuntamento pre-partita, ha rilasciato dichiarazioni sulla situazione della squadra, dell’avversario e dei neo-arrivati.
Sulla condizione della squadra: “Stiamo cercando di trovare la condizione giusta. Abbiamo fatto due amichevoli in 24 ore per trovare la giusta condizione. La squadra sta bene, nessuno ha problemi. Siamo contenti delle condizioni del gruppo. Laezza a parte, che stiamo aspettando l’esito degli esami, stiamo bene. Siamo un po’ indietro rispetto a qualche squadra, ancora non abbiamo completato la rosa, dobbiamo migliorarci, la squadra va completata e dobbiamo rimboccarci le maniche se vogliamo essere protagonisti. Stiamo lavorando bene, devo dire che sono soddisfatto di quello che stiamo facendo”.
Su Adamo: “Sono contento di quello che ha fatto vedere, è un ’98, può ancora crescere è un ragazzo interessante e lo stiamo valutando. Coppia d’attacco? E’ ingiusto dire quale coppia sia più affiatata. Abbiamo fatto pochi test quindi il campo ci dirà quale coppia può giocare assieme”.
Braglia sul Renate: “E’ una squadra forte. L’anno scorso hanno fatto un grande campionato, da quando c’è Aimo Diana hanno un gruppo compatto, stanno migliorando anno dopo anno, aggiungendo elementi di spessore. Sarà una gara difficile che ci dirà molto in vista dell’inizio del campionato. Noi dobbiamo farci trovare pronti, dobbiamo arrivare bene alla prima giornata, i ragazzi si stanno preparando come si deve. Abbiamo diversi punti interrogativi. Vogliamo fare una buona gara, noi siamo l’Avellino, abbiamo dietro un nome che pesa, non possiamo fare figuracce. Stiamo lavorando bene e penso che le squadre che lavorano come stiamo facendo noi alla fine arrivano. Non mi interessa l’inizio, la Coppa Italia e altro, ma la fine. La società è ambiziosa e vogliamo accontentarla”.
Sulle assenze di un attaccante in rosa: “Più che altro una seconda punta che deve saltare l’uomo, con caratteristiche che mancano agli attaccanti che abbiamo ora. De Francesco? Un giocatore valido sia in fase difensiva che offensiva. Miceli ci darà molto. La società mi ha chiesto di arrivare tra i primi cinque, poi spero di arrivare primo”.
Su Kerbache e Tito, Braglia conclude: “Non è un ragazzo che si può giudicare su pochi allenamenti. Aveva però troppi problemini, non si può prendere un ragazzo giudicandolo su poche corsette e partitelle e senza partite ufficiali. Kerbache non è mai stato dentro questa squadra. Infine spero che si possa tornare presto con i tifosi allo stadio. La preparazione è andata in un determinato modo, ma molto meglio della scorsa stagione. L’Avellino ha fatto un discorso vincente con me e io voglio fare un discorso serio con il club. Sono in una società vincente e so quello che devo fare. In campo chi fa vincere le partite è l’atteggiamento. Se hai un atteggiamento giusto vinci le partite, altrimenti no. Con la Cavese abbiamo messo in campo una squadra cercando di farci meno male possibile, poi abbiamo perso lo stesso Laezza e mi dispiace. Tito? Leggo di interviste, di accostamenti, ma non credo sia l’uomo giusto per noi. Stiamo valutando altri profili, l’assenza di Fabiano Parisi dal punto di vista del minutaggio ci avrebbe dato grandi cose, difficile trovare un giocatore simile. Portiere titolare? Forte”.