Una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, Rafa Benitez rientra di diritto tra gli allenatori più vincenti della storia del Napoli. L’apporto del tecnico spagnolo, oltre ai due trofei poc’anzi menzionati, è stato fondamentale per la crescita del club sotto la guida di Aurelio De Laurentiis. Higuain, Albiol, Mertens, Callejon, Ghoulam, Jorginho, Koulibaly, Reina, sono tutti calciatori arrivati all’ombra del Vesuvio sotto la gestione Benitez.
L’ex tecnico azzurro, durante un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha dichiarato: “A Napoli sono rimasto più tempo rispetto a Milano. È una questione di “legacy”, come dicono gli inglesi, ed è stata più marcata: Insigne, Mertens e Koulibaly sono ancora importanti”.
Benitez si è anche espresso sulla corsa scudetto: “Per gli azzurri sarebbe un traguardo incredibile perché la storia dice che vincere lì è più difficile che a Milano e sono orgoglioso che tra i miei 13 titoli, 2 li abbia conquistati col Napoli. Gli equilibri sono troppo sottili, sarà un finale incerto fino all’ultimo dove Milan, Napoli e Inter hanno le stesse possibilità. Credo che la Juve ormai sia fuori dai giochi, ma sono certo che andrà in Champions”.
Infine, non manca il ricordo del calcio di rigore fallito da Higuain contro la Lazio e della finale di Europa League mancata per discutibili decisioni arbitrali: “Dove sarebbe potuta arrivare la squadra? Chi può dirlo. Io guardo sempre avanti ma con un altro anno in Champions e la vittoria dell’Europa League dopo un’eliminazione discutibile, avremmo avuto più risorse da investire e una continuità progettuale. Potevamo attirare altri campioni ed essere più competitivi. Spesso nei giudizi si sottovaluta il peso di un episodio”.