Benevento, Paleari: “Sarà un mese difficile, ecco perché sono rimasto. Milan? Vi racconto un aneddoto con Ibra…”

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Ha deciso di sposare ancora il progetto del Benevento nonostante la retrocessione e le richieste del mercato. Alberto Paleari, portiere giallorosso, è intervenuto ai microfoni di Ottochannel nel corso della trasmissione Focus Serie C:

“Scudetto? L’ho vinto per finta (ride, ndr). Sono stato convocato nel 2011 dalla prima squadra del Milan, sono salito dalla Primavera quando Flavio Roma si era fatto male. Mi sono allenato con grandi campioni: Ibrahimovic, Robinho, Ronaldinho. Era un anno veramente importante. Seduto al posto di Ibra in pullman? In quell’occasione l’ho rischiata (ride, ndr). Stavamo andando in trasferta a Catania e mi disse che se avesse segnato, non avrei avuto punizioni. Per fortuna mia è andato tutto bene, me la sono cavata così.

Questo mese di febbraio non sarà scontato, affronteremo avversari tosti, tra cui il Sorrento che ultimamente sta facendo un filotto di ottimi risultati. Lunedì sera andremo a Crotone con tanta voglia di fare bene. Non è facile, questo campionato riserva sempre delle insidie. Tante squadre che sulla carta possono sembrare meno forte di altre, alla fine danno tutto in campo. Mercato? In estate, il presidente venne a Roma in ritiro e ci parlò, questo ha inciso sulle nostre scelte di restare a Benevento. Con il presidente mi sono sempre trovato bene, ci tenevo a dare la mia riconoscenza al club per provare a fare un grande campionato.

Juve Stabia? Vediamo i risultati delle avversarie. Ha costruito il suo cammino perdendo solo con la Casertana, noi qualche passo falso in più lo abbiamo fatto ed è innegabile. Giochiamo sempre per portare a casa i tre punti, bisogna continuare così. Se qualche squadra davanti fa qualche passo falso, cercheremo di approfittarne. L’inizio anno non è stato facile perché abbiamo preparato un ritiro con 35 ragazzi e poi ne abbiamo persi 7 negli ultimi giorni di mercato, tra cui Viviani, Acampora e Letizia.

Non è stato facile per mister Andreoletti prima e per mister Auteri poi, ma quest’ultimo sa come prendere Ciciretti e Marotta ad esempio, come farli rendere al massimo. Ciciretti quando entra, spezza la partita: ci dà qualità in avanti, giocatori con il suo tocco in questa categoria se ne vedono pochi. Auteri sta cercando di farci correre tanto e di farci buttare il cuore oltre l’ostacolo, i risultati stanno pagando e cerchiamo di continuare su questa scia.

Con il Taranto è stata una partita particolare perché dopo aver fatto gol, abbiamo subito il pareggio immediatamente su un rigore un po’ dubbio. Nel secondo tempo potevamo restare in vantaggio, ma abbiamo peccato su una disattenzione su un calcio piazzato, su cui lavoriamo settimanalmente molto bene. Non so dire il motivo. Magari non siamo ancora pronti come vuole il mister a giocare 90’ nel suo modo. Stiamo arrivando poco alla volta. Abbiamo fatto 60’/65’ buoni contro il Brindisi, con la giusta intensità. Poi anche l’avversario prende coraggio e spinta. Quello che consiglio ai miei compagni è sempre la massima attenzione. Giugliano? C’è un grande mister, Bertotto è molto bravo. Del Sorbo? È una rivelazione. Sono curioso di incontrarlo”.