Benevento mazzoleni

Il Benevento esce sconfitto dallo scontro diretto col Cagliari e vede complicarsi il discorso salvezza. La partita tutto sommato è stata equilibrata, anche se i sanniti, soprattutto nel primo tempo, hanno messo alla prova i riflessi di Cragno in più di un’occasione. Oltre alle reti realizzate, l’episodio che incide indiscutibilmente sulla partita si sviluppa al minuto ottantaquattro. Viola, pur trascinando il piede, anticipa Asamoah che tocca la gamba del numero 10 giallorosso. Doveri, inizialmente, valuta il contatto falloso e assegna il calcio di rigore, poi, su segnalazione del Var Mazzoleni, cambia decisione e annulla il penalty inizialmente concesso. L’episodio, giustamente, ha suscitato le ire del club beneventano che si è visto privato del possibile gol del 2-2. Da regolamento il Var non potrebbe intervenire su un episodio in cui è fondamentale capire l’entità del contatto. Elemento che solo l’arbitro di campo può valutare.

L’episodio del ‘Vigorito’ è molto simile a quello del ‘Maradona’ di settimana scorsa. In quel caso Osimhen si vide annullare il gol solo per aver sfiorato Godin. Fabbri valutò l’azione fallosa e Mazzoleni al Var, come da protocollo, non intervenne. È inspiegabile come, nel giro di sette giorni, un episodio simile sia stato valutato dallo stesso addetto al Var in maniera differente. A prescindere dagli errori commessi dalla società in sede di mercato e dagli sbagli del tecnico Inzaghi, l’errata valutazione di ieri pomeriggio pesa sul cammino del Benevento. Ora mancano tre partite per provare a cambiare pagina e compiere un vero e proprio miracolo. Nel calcio tutto è possibile, anche se resta l’amaro in bocca per tutto ciò che è nato ieri.