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GaetanoAuteri

, allenatore del Benevento, è intervenuto ad Ottogol nel consueto appuntamento del lunedì. Dopo la vittoria sul Picerno, il tecnico della Strega ha rilasciato alcune dichiarazioni, riprese da Ottopagine:

“Se avessimo cominciato il percorso insieme parlerei volentieri della classifica, ma oggi penso solo a lavorare per creare una identità sempre migliore. Vinciamo le partite e poi ne parliamo. Dobbiamo mantenere le nostre energie per preparare al meglio le partite. Arbitri? Si può sbagliare. Abbiamo trovato un assistente che ci ha annullato il gol di Pinato col Cerignola, dicendomi che Ferrante ha cercato di intervenire da posizione irregolare. Gli ho fatto i complimenti per aver visto questo particolare in pochi secondi.

Simonetti? È molto duttile, ma penso che a tutta fascia possa perdere qualcosa. Comunque è talmente duttile che potrebbe fare chiunque. In allenamento è sempre molto impegnato, questo fa la differenza. Carfora? Ha qualità, non sono sorpreso. È un ragazzo molto ben educato. Nel mondo del calcio si buttano tutti come sanguisuge quando un ragazzo è forte. A un certo punto c’era l’ipotesi della Roma Primavera, ma ho detto che sarebbe cresciuto meglio qui con noi. Deve continuare così, ascoltando anche le persone che gli vogliono bene.

Le squadre devono avere un atteggiamento aggressivo e non passivo. Nel calcio non esiste la perfezione, si lavora sulle idee. I calciatori sono sempre predisposti a fare bene, poi sono i criteri che si danno. Avere un comportamento aggressivo ti permette di non concedere campo, giocando sugli errori degli avversari. Nardi? È un calciatore diverso, l’unico che si avvicina alle sue caratteristiche è Pinato. Secondo me potrà completare la sua carriera in un modo importante, nel vivo del gioco può diventare più visibile. Sono cresciuti tutti, anche Talia e Agazzi.

A Picerno è stato un passo in avanti. Col Cerignola non abbiamo fatto una buona partita, siamo andati in confusione da soli. Non mi rammarico della partita che potevamo vincere a Crotone perché lì abbiamo acquisito meriti. Forse i tanti cambi hanno condizionato la prestazione col Cerignola. Non ho mai amato fare gerarchie, ma quando inizi con un gruppo ho sempre coinvolto tutti. Coloro che sono scesi in campo mi avevano dato ampie garanzie. Il volto del Benevento è quello di una squadra che è cresciuta nelle ultime otto partite e che continuerà a crescere”.