Un risultato che muove la classifica. E può non bastare. È il momento di ritrovare le energie e conquistare il bottino pieno. Il pareggio del Benevento nel fortino del Bologna è stato di vitale importanza per come è maturato. Tuttavia, con l’intera posta in palio, i giallorossi avrebbero potuto tirare un sospiro di sollievo e allontanarsi dalla bagarre per non retrocedere. Al Renato Dall’Ara, il gruppo di Pippo Inzaghi ha disputato una prova di carattere e, ai punti, avrebbe meritato un esito diverso.
Perché la Strega, oltre a una buona performance difensiva escluso l’avvio compassato, ha creato altresì varie occasioni potenziali per strappare il successo. La sfortuna, come in occasione del palo di Caprari, e le scelte sbagliate hanno condizionato il punteggio finale. Il Sannio, dal canto suo, spera di trovare una pronta risposta soprattutto dal terminale offensivo. E, in particolar modo, da Gianluca Lapadula. La prestazione del centravanti in territorio emiliano è stata tutt’altro che sufficiente.
Macchinoso nella gestione della sfera tra i piedi e tardivo nel servire i compagni nelle ripartenze, l’attaccante peruviano ha fallito alcune opportunità offensive. In area di rigore è stato impalpabile, due conclusioni disinnescate da Skorupski e nulla più. A gravare sulla partita disputata sono state le giocate spesso prevedibili e le tempistiche sbagliate. Ingredienti che il bomber di una squadra che punta alla salvezza non può manifestare reiteratamente.
Il rendimento personale di 4 reti e 2 assist in 22 gare non premia Lapadula, acquistato in estate per portare esperienza e una dote interessanti di marcature per la permanenza in Serie A. Le pressioni, d’altra parte, arrivano anche dall’esterno con il neo-arrivato Adolfo Gaich pronto a mettere in evidenza le caratteristiche fisiche e tecniche. L’argentino scalpita, guarda Inzaghi e lavora per il debutto. Un ballottaggio che diventerà costante nelle prossime settimane e che potrebbe comportare benefici per lo stesso Lapagol.
Nelle recenti sedici partite, infatti, il classe 1990 ha messo a segno soltanto un timbro. Ambedue nella sfida interna pareggiata contro il Torino lo scorso 22 gennaio. C’è bisogno di invertire il trend e tornare a gonfiare la rete. Per trascinare il Benevento alla salvezza.