Benevento, Carli: “Catania? Nel primo tempo abbiamo fatto male. Su Acampora e Viviani…”
Marcello Carli, direttore tecnico del Benevento, è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Ottogol’ in onda su Ottochannel: “Dopo due partite non si possono fare statistiche. Penso che i nostri attaccanti siano tutti validi per la categoria. C’è qualche giocatore che sta avendo difficoltà, inoltre abbiamo preso un ragazzo di grande talento come Borello. Al momento, usciamo dalla partita perché non riusciamo a mantenere intensità. Bisogna lavorare su questo, aumentando il livello di intensità di chi scende in campo.
Non dobbiamo trovare alibi. Il nostro scopo è quello di vincere tutte le gare perché abbiamo le qualità necessarie per competere alla pari con chiunque e forse anche di più. La fisicità? L’intensità non dipende da questa. Siamo entrati in campo molli, quindi non cerco scuse: abbiamo tutte le carte in regola per giocare come fatto nella ripresa. Non lo abbiamo fatto per l’intera partita solo per responsabilità nostra. Cerco sempre le aree in cui dobbiamo progredire. Siamo stati insicuri, l’impatto non è stato all’altezza della gara. Possiamo migliorare sia individualmente che come squadra.
Nella prima frazione di gioco abbiamo fatto male, inutile negarlo. Se cinque o sei giocatori scendono sotto ritmo, allora subisci la partita. C’è stato un approccio inadeguato per una partita di questo livello. Loro hanno creato delle occasioni per segnare e nel primo tempo se lo sono guadagnato. Si può sbagliare, ma se lo fai perché non mantieni un livello adeguato, questo fa arrabbiare. I punti contano adesso, così come alla fine del campionato. La verità è che eravamo lunghi e poco intensi. Se manca questo nella fase di non possesso, allora non giochi bene. Nel secondo tempo la situazione è stata diversa perché eravamo compatti e giocavamo con intensità. Abbiamo perso perché il primo tempo è stato di basso livello, questo non possiamo permettercelo.
Quest’anno siamo riusciti a sfoltire la rosa. La proprietà ha investito 600mila euro nell’acquisizione dei giovani. A parte Manconi, l’età massima è di 25 anni e sono tutti di proprietà. Solo Oukhadda è in prestito, ma c’è un’opzione di riscatto a un costo non elevato. Abbiamo fatto un’altra riflessione: poiché questa società ha investito molto per sviluppare un settore giovanile di qualità, abbiamo cercato ragazzi con le caratteristiche più rilevanti, assumendoci sicuramente dei rischi. Siamo convinti di avere giovani di altissimo livello. Siamo l’unica società in C che ha cinque posti liberi in lista perché ci sono dieci ragazzi che provengono dal vivaio. Lo abbiamo fatto perché l’obiettivo è quello di disputare un campionato importante, ma con un certo criterio.
Acampora e Viviani? Lo scorso anno ci sono rimasto male per l’atteggiamento che hanno mostrato durante il ritiro. Penso che abbiano compreso certi sbagli e questo ci ha portato a decidere di reintegrarli. Saranno un valore aggiunto per la squadra, siamo contenti di averli con noi”.