Benevento, Cannavaro: “Raccogliamo troppo poco. Venezia una finale. Sul rigore…”
Fabio Cannavaro
, allenatore del Benevento, è intervenuto ai microfoni di Ottochannel dopo la partita persa contro il Frosinone: “Da quando sono arrivato, esclusa una partita, la prestazione la facciamo sempre. Paghiamo a caro prezzo le disattenzioni. È un peccato. Venire qua e giocare questa partita è tanta roba. Dobbiamo triplicare il lavoro, l’attenzione, è un’annata particolare e solo così possiamo uscire da questo momento. C’è tanta incazzatura, i ragazzi sanno che contro il Genoa e contro il Frosinone la differenza non si è vista. Abbiamo pagato il particolare.
Dobbiamo migliorare negli ultimi trenta metri, dobbiamo essere più precisi e avere più fame. Domenica è una finale, le altre le abbiamo perse. Sono match che vanno affrontanti in modo serio. Non so se Letizia recupera per la prossima partita e non so chi arriverà. La società sta lavorando sul mercato, io devo lavorare con chi ho a disposizione e tirare fuori il meglio da loro. Leverbe ha accusato un problema prima della partita e ci è mancato, ma chi va in campo dà il massimo. Oggi abbiamo pagato un qualcosa che ci sta costando caro. Il rigore dal campo non l’ho visto chiarissimo, un controllo in più andava fatto. È un anno particolare, a casa nostra non possiamo concedere nulla e chi viene allo stadio deve starci vicino. Oggi Pettinari e Simy hanno fatto il loro lavoro: il nigeriano sta meglio e troverà minutaggio. Pettinari è intelligente si è inserito subito nel contesto. La qualità c’è, bisogna aumentare l’attenzione. Il Frosinone è una squadra aggressiva in fase di non possesso, che non concede niente. Poche volte li ho visti in difficoltà come oggi. Tosca ha grande voglia, ci potrà dare tanto. A sinistra abbiamo delle situazioni, le società le sta valutando. Non credo che andranno via tutti, altrimenti la coperta diventa corta. La società, comunque, sta lavorando tanto per rafforzare la squadra. Non sono preoccupato, i ragazzi stanno lavorando bene ma raccogliamo troppo poco. La strada deve essere questa, di giocare a calcio e di mettere sotto l’avversario”.