Benevento, Auteri: “In trasferta ci è mancata la continuità. Su Acampora, Ferrara e Pinato…”
Gaetano Auteri, allenatore del Benevento, è intervenuto in conferenza stampa in vista della partita contro il Messina: “Ferrara sta bene, così come Borello. Acampora preferiamo gestirlo ancora per qualche giorno in vista della prossima settimana. Per Pinato effettueremo ulteriori esami per valutare il percorso da seguire. Meccariello ha riportato un leggero fastidio, ma nulla di preoccupante, lo stesso vale per Nunziante. Cosa manca in trasferta? In trasferta ci è mancata la continuità lungo tutto l’arco dei novanta minuti. Non c’è alcuna differenza nel nostro approccio alle partite, si tratta di episodi. A volte si valutano solo i risultati, ma non meritavamo di perdere quelle gare. Stiamo alzando il livello delle prestazioni, ma non ci sono variazioni nell’atteggiamento.
Messina? Il Messina è una squadra ostica, ben costruita da un direttore come Pavone che conosciamo tutti. Ha un mix di giocatori esperti e giovani. È una squadra dinamica e in buone condizioni fisiche. Dovremo mantenere una performance più costante rispetto alle altre trasferte. L’importante è lavorare bene. Starita lo fa, ma ci sono sedici giocatori che possono essere impiegati e sono tanti. Non so ancora cosa farò, mi baso su ciò che vedo e posso dire che tutti sono in buona forma. Non è semplice per me scegliere, manderò in campo undici giocatori sapendo che cinque potranno essere decisivi nel corso della partita. Carfora? Non si sta allenando al meglio, ha perso fiducia e convinzione. Deve comprendere che sbagliare atteggiamenti fa parte del processo di crescita. È un ragazzo che stimo, ne uscirà. Ha delle qualità e continuerà il suo importante percorso di crescita, le occasioni arriveranno anche per lui e dovrà essere pronto a coglierle. Quando arrivano i risultati si vive meglio, è normale. Quando si perde, però, deve emergere il carattere. È fondamentale non trascurare mai, nemmeno in una settimana serena, l’aspetto mentale e agonistico della partita”.