virtus francavilla stadio turris-paganese

Alimentare il successo di Potenza e fare la voce grossa nel tour de force che passa da Francavilla. Da grande squadra, ingabbiata dal Covid ma pronta a reagire. Saranno settimane di intensità, impegni ravvicinati e dedizione al sacrificio per l’Avellino. Il gruppo di Piero Braglia, reduce da una prestazione di carattere in terra lucana, cerca conferme in Puglia. La formazione di casa, d’altro canto, si è prefissata l’obbligo di restare distante dalla zona calda. E la lunghezza dalla griglia playout è minima. Appena un punto di differenza e, di conseguenza, il match con i Lupi rappresenta l’opportunità per risalire la graduatoria e stabilirsi in posizioni più tranquille.

I trascorsi dei biancazzurri nelle categorie inferiori non hanno mai consentito un vero e proprio bilancio contro i campani. È dello scorso anno il primo ed unico precedente tra le due formazioni. Dopo l’incredibile vittoria ottenuta allo stadio Partenio-Lombardi, nel bunker interno è maturato un pareggio. Un botta e risposta, con i biancoverdi che hanno respinto un’altra sconfitta. Perché nella sfida del recente febbraio valevole per la venticinquesima giornata del torneo di terza divisione, Zenuni – con un tiro dalla distanza – ha portato avanti la Virtus Francavilla. Allo scadere, dopo una costante ricerca del pareggio, Di Paolantonio ha trovato il pareggio nelle battute conclusive.

Tuttavia, in quel di Brindisi spunta anche una partita storica. Riferita, in particolare, al Girone 2 della Coppa Italia edizione 1984/85. Gli avversari, però, non erano i biancazzurri bensì l’ASD Francavilla Calcio 1927. Spina e Barbadillo per gli ospiti, Nobili per i padroni di casa: la gara vide gli irpini vincitori. Un aneddoto che riporta alla mente un piacevole ricordo. L’Avellino, senza sottovalutare i pugliesi, dovrà sfoggiare una prova corale magistrale per poter mettere in cantiere punti per la rincorsa alla Ternana.