Avellino, il ds De Vito: “Marconi prima scelta. Su Gori e Dionisi…”

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Enzo De Vito

, direttore sportivo dell’Avellino, è intervenuto in conferenza stampa: “Abbiamo cercato di tamponare gli errori fatti con gli ingressi di calciatori richiesti dal mister. Se non avessi avuto una proprietà che non ha badato ha spese, questo non sarebbe potuto accadere. Sono state fatte poche operazioni e le più importanti le abbiamo fatte noi: oltre Marconi, Mazzocco e Tounkara sono scesi dalla Serie B. Sarà il tempo, poi, a dire se avremo operato bene. Per quelle che erano le richieste e le esigenze si è cercato di fare il possibile se non di più. Marconi? È un’operazione che solo grazie alla volontà della proprietà si è potuta chiudere. Marconi è stato il primo obiettivo indicato dal mister. Abbiamo lavorato giorno e notte per portare a termine la trattativa. Abbiamo avuto delle difficoltà, visto che il Sudtirol non aveva trovato ancora un’alternativa. Si è aperta anche l’ipotesi Dionisi, c’è stata una possibilità, anche se non ho capito fino a che punto gli agenti avrebbero voluto spostarlo. Dionisi poi ha rinnovato con l’Ascoli e noi siamo ritornati su Marconi. Lui come altre tre o quattro pedine rappresentano l’Avellino di oggi e del futuro prossimo.

Gori? È stato un calciatore che ho indicato al mister. Avevamo l’accordo con il procuratore e con il direttore, poi non c’è stato il cambio di proprietà e lui è rimasto a Trieste. Il mister ha individuato Matera, Casarini e Dall’Oglio nel ruolo di Gori, quindi ho individuato in Mazzocco il profilo che può dare una grossa mano. Maisto è un 2003, Perrone è un 2003, sono input che mi ha dato l’amministratore D’Agostino, di lavorare anche al settore giovanile. La sostenibilità economica si chiama Maisto del 2003, Ricciardi che è del 2000, Pane che era in panchina e gioca titolare. Al di là degli errori, si cerca di sbagliare il meno possibile. Sostenibilità si chiama prendere Marconi, Moretti e creare rapporti con Inter e Monza. Montalto veniva con la formula del prestito con obbligo di riscatto, se non fossimo andati in B saremmo stati qui a cercare un altro bomber. L’Avellino gioca con tre under, puntando alla promozione in Serie B. Io devo cercare di patrimonializzare il parco calciatori dell’Avellino, il tempo dirà se ho avuto ragione o meno. Russo? È un ’99, capocannoniere, che al Messina giocava e non giocava. Bittante? Non è stato mai trattato”.