d'angelo

L’ex calciatore dell’Avellino, Angelo D’Angelo, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com e ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento che sta vivendo il club biancoverde:

“Purtroppo i risultati negativi hanno portato a questo epilogo. Pensavo addirittura succedesse prima: conosco la piazza e quando c’è malcontento si rischia solo di rimandare il problema. La sconfitta di Latina ha fatto scoppiare la bomba. Penso che era preannunciato, ma conoscendo la piazza di Avellino non riguarda solo il punto di vista tecnico. Si era generata una situazione in cui i tifosi avevano preso in antipatia il tutto e Perinetti e Pazienza hanno pagato questa pressione della piazza intera. Sono professionisti veri: Perinetti è la storia del calcio italiano e Pazienza un validissimo allenatore, ma l’ho visto solo. Dispiace molto: quando ad Avellino si è soli, si fa questa fine perché è molto difficile.

Il consiglio che voglio dare alla dirigenza è quella di non fare tutto da soli. Ad Avellino si rischia di essere mangiati. Bisogna creare un’ossatura dirigenziale dove ogni pedina sta al proprio posto. Biancolino? Penso sia una scelta importante. Spero tanto non sia considerato solo un traghettatore perché lui è una di quelle pedine di cui parlavo, che ama l’Avellino. Se le cose non vanno bene, bisogna dargli fiducia perché lui conosce la piazza e anche a lungo termine può essere importante.

Vorrei dire ai tifosi che l’Avellino ha una grandissima fortuna: la società e D’Agostino. Da anni non c’era una forza economica del genere e finché ci saranno i D’Agostino la programmazione, l’organizzazione e la forza economica non mancheranno. Devono tenersi ben stretto e dalla loro parte la società, è la loro forza. Tante altre società hanno provato e riprovato negli anni a risalire, sanno che ci sono voluti tanti sacrifici. Alla fine D’Agostino ce la farà”.