Avellino, domani la ripresa delle attività. Salvini si avvicina, ma la situazione Rastelli…

Avellino, domani la ripresa delle attività. Salvini si avvicina, ma la situazione Rastelli…

Pausa di riflessione agli sgoccioli, si avvicina il giorno della ripresa. Dopo un breve comunicato lo scorso 23 aprile, a margine della sconfitta interna contro il Monterosi, chiudendo difatti una stagione molto deludente, in casa Avellino sono seguite ore di silenzio e di valutazione in vista della prossima annata. Nessuna esposizione mediatica dei tesserati, soltanto tranquillità per stilare le prime idee in ottica futura. Archiviata la sospensione momentanea dell’attività agonistica, la squadra si ritroverà nella giornata di domani sempre sotto gli ordini di Massimo Rastelli. Nelle ultime settimane, la proprietà tuttavia si è data del tempo per prendere delle decisioni. Futuro sempre più distante dai colori biancoverdi per il direttore sportivo Enzo De Vito, ma disamine sono state fatte anche per lo staff tecnico. La situazione relativa all’allenatore è più delicata per il contratto in scadenza nel 2024 e con l’opzione del prolungamento fino al 2025 in caso di esonero. E non è tutto perché se il sodalizio campano dovesse agguantare la promozione prima del 30 giugno del prossimo anno, per Rastelli scatterebbe un rinnovo automatico fino al 2026. Dal suo ritorno in Irpinia, il trainer di Torre del Greco ha cercato di lavorare sui punti deboli del gruppo, ma la cura non si è rivelata efficace. L’Avellino si è dimostrato fragile nei momenti clou del campionato, riscoprendo difficoltà soprattutto d’atteggiamento quando la pressione e la tensione sono aumentate: “La squadra sa che tecnica e tattica sono importanti, ma ci sono caratteristiche che non possiamo lasciare a casa e quando messe in campo ci hanno permesso di ottenere ottimi risultati. In questo girone di ritorno non siamo stati capaci di metterle in evidenza sempre e quindi ci siamo messi in una posizione di grande difficoltà”, così Rastelli nel pre-match col Monterosi. E ancora: “Quando ho preso questa squadra ero consapevole di affrontare un’avventura non semplice. Siamo stati bravi tutti, dalla società alla dirigenza, passando al gruppo-squadra, fino alla partita con il Pescara. Dall’anno nuovo si sono innescate delle dinamiche che hanno fatto in modo che questa squadra non rendesse secondo le potenzialità, in generale senza dare responsabilità a nessuno”. Nell’ambiente irpino però è attesa una rivoluzione, a livello dirigenziale e di campo. La prima mossa della società potrebbe essere la scelta del direttore generale. Contatti sempre fitti con Ernesto Salvini, in uscita dal Siena.

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