Avellino, D’Agostino: “Il format a gara unica non giova a nessuno”

Avellino, D’Agostino: “Il format a gara unica non giova a nessuno”

Ultimi giorni di pausa in casa Avellino, poi partirà l’assalto alla Serie B attraverso i playoff. La formazione biancoverde, in attesa dell’avversario che dovrà affrontare nel prossimo turno degli spareggi, sta lavorando per farsi trovare pronta all’appuntamento. Il presidente irpino, Angelo Antonio D’Agostino, intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo, ha fatto il punto: “C’è questa situazione della Virtus Verona che potrebbe far cambiare il format dei playoff, noi vorremmo giocare subito secondo la norma attuale. Al momento si sta discutendo, con continui aggiornamenti di ora in ora, quindi la situazione potrebbe cambiare anche domattina. Lunedì abbiamo questo incontro in Lega per formalizzare questa nuova norma. Il format a gara unica non giova a noi e a nessuno. I playoff devono finire entro una certa data anche per la questione dei contratti. Sono fiducioso che oggi Virtus Verona e Triestina trovino la soluzione e che domani si giochi”.

Sullo stadio, D’Agostino ha dichiarato: “Sì, ci sarà questo primo incontro per la conferenza dei servizi in smart-working. Inizierà questo percorso lungo e tortuoso, che mi auguro possa essere il più breve possibile. Devo fare i complimenti al sindaco che ha fissato subito la prima data. Dobbiamo sentire circa una ventina di enti. L’importante è iniziare, chi inizia bene è a metà dell’opera come si dice. L’amministrazione ci è venuta incontro su ogni evenienza. Impianto provvisorio? Abbiamo visionato alcune sedi dove possibilmente si potrebbe fare lo stadio provvisorio. Stiamo facendo una serie di verifiche per trovare la struttura più idonea dove poter stare questo annetto. Non abbiamo ancora individuato il luogo. Vorrei restare ad Avellino città, ma non si può. Il primo problema è quello dei parcheggi, non ci sono le tribune coperte e bisogna farle. Al momento nessuno le ha, dobbiamo adeguarci ai 7.500 posti”.

Sul settore giovanile: Dobbiamo crescere tanto, il settore giovanile non è un settore dove mi interessa guardare i risultati sul campo, o le classifiche, ma mi interessa lanciare ragazzi e impararli a giocare a calcio. A me i risultati interessano relativamente. Mi interessa avere 20 piccoli campioni da lanciare anche in prima squadra che essere primi in classifica senza giocatori pronti. Prima squadra? Sono pronti e carichi, anche il mister. Vogliamo solo giocare”.

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