Angelo Antonio D’Agostino
, presidente dell’Avellino, questo pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa biancoverde: “Dico sin da subito che l’Avellino non è in vendita. Ho sentito Agnello e mi ha chiesto se poteva incontrarmi, credevo fosse per una questione politica o di lavoro. Il mercoledì successivo l’ho incontrato a Roma e mi ha raccontato la situazione. Gli ho ribadito che la società non è in vendita e da allora non l’ho più sentito. Ribadisco che, da parte nostra, non c’è alcuna volontà di vendere. I nostri programmi sono gli stessi, non facciamo nessun passo indietro. Obiettivi? Noi abbiamo rilevato questo club 2 anni e mezzo fa. Abbiamo fatto tre mesi in pieno covid, nella stagione 2020-21 abbiamo allestito una squadra competitiva centrando la semifinale playoff. Dopo una annata così importante, abbiamo riconfermato tutti la stagione successiva. Non sto a ricordarlo, ma sappiamo come è andata: abbiamo fatto tutto quello che la parte tecnica ha chiesto. A dicembre abbiamo avuto diverse problematiche e siamo usciti al primo turno dei playoff. A maggio ho detto ai ragazzi che se non avessero dimostrato attaccamento alla maglia, non avrei voluto continuare con nessuno di loro. Con sacrifici economici abbiamo fatto pulizia, ne sono rimasti tre che sono fuori rosa. Non abbiamo cambiato il programma, non è che la scelta dell’allenatore è dovuta a un cambiamento di obiettivi. La squadra di quest’anno è stata allestita con un criterio diverso ma con lo stesso obiettivo. Presumo che attualmente il problema della squadra sia d’assestamento, da parte mia c’è massima fiducia nella parte tecnica. Dobbiamo avere ancora pazienza. Mercato? Ci saranno delle correzioni se la parte tecnica dovesse richiederle. Non è un campionato facile: il Catanzaro sono 4-5 anni che prova a salire in cadetteria. È molto più semplice il salto dalla B alla A che dalla C alla B. Sicuramente il cambiamento è costato maggiori sforzi, ma era un passaggio obbligato. Se uno non ritiene che quella squadra possa seguire gli obiettivi della società è giusto non continuare. Inoltre era impossibile anche dal punto di vista ambientale. Errori nella costruzione della squadra? Io credo che questa squadra possa lottare per il vertice. Noi stiamo portando avanti un progetto che non va sempre come si vuole. In campo non va la società, ma i calciatori. È stata allestita la squadra per raggiungere un determinato obiettivo. Alla fine vedremo se abbiamo commesso degli errori, serve tempo. Fiducia a Taurino? La squadra domenica ha giocato in maniera differente dalle altre, sta crescendo. Il mister sta facendo bene, non sono abituato a dare fiducia a tempo. In questo momento l’area tecnica gode della massima fiducia della società. Bilanci? I bilanci li leggo con chi sa leggerli, eviterei in questo momento di parlarne. Non c’è nessun debito, la società è perfettamente in linea. Abbiamo ereditato una marea di debiti che abbiamo appianato. I nostri investimenti saranno sempre per costruire un club di vertice, se ci sarà un cambio di proprietà faremo tutto alla luce del sole e sarà una società perfetta. Fiducia in De Vito? Mi fido e spero di non sbagliare. La possibilità c’è e fa parte del rischio. La piazza deve sapere che io ci sono sempre. La famiglia D’Agostino ha questo club, mette i soldi, e ha compiuto tanti sacrifici per portare avanti questo progetto. Stadio? È una cosa che dovete chiedere al sindaco. La mia volontà è quello di realizzarlo per l’Avellino, non per miei interessi come dice qualcuno. Le aspettative dei tifosi sono uguali alle mie. Mi auguro che le difficoltà iniziali siano terminate e la squadra cominci a ottenere risultati. Maniero? Era il mio pupillo. Non so le sue esternazioni a cosa si riferivano. Non sono entrato nel merito. A noi faceva piacere tenerlo, ma è andato via perché non rientrava nei piani del tecnico. Messaggio ai tifosi? Ai tifosi posso dire che calcisticamente accetto tutto, ma non critiche alla persona o alla famiglia. Io sono il primo a voler vincere. Non è bello ricevere ingiurie come a Monopoli. Spero che i tifosi ci stiano vicini, non devo giustificare niente perché la società è sana, è stata rilevata da un fallimento e fa di tutto per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ritengo che la squadra sia competitiva, ci aggiorniamo più avanti e vediamo”.