L’Avellino ribalta il Catania: Liotti e D’Ausilio regalano la semifinale ai lupi

L’Avellino ribalta il Catania: Liotti e D’Ausilio regalano la semifinale ai lupi

La sfida tra Avellino e Catania, valida per il ritorno dei quarti di finale dei playoff di Serie C, si preannuncia avvincente e carica di tensione. Dopo la sconfitta per 1-0 subita al ‘Massimino’, gli uomini di Pazienza sono chiamati a vincere per accedere al turno successivo. Dall’altra parte gli etnei cercheranno di difendere il vantaggio ottenuto e di gestire la pressione, consapevoli che un pareggio sarebbe sufficiente per accedere alle semifinali.

La cronaca:

L’Avellino prova a partire forte: Armellino verticalizza per Sgarbi, il cui controllo è errato e l’azione sfuma con un nulla di fatto. Successivamente gli irpini protestano per un presunto tocco di mano in area siciliana non sanzionato dal direttore di gara. Al 10′ il Catania passa: Ndoj serve Cianci, il quale è bravo ad anticipare Frascatore e a beffare Ghidotti. Trascorrono pochi minuti e Patierno spreca il possibile 1-1: il bomber biancoverde, da posizione favorevole, al volo non trova lo specchio della porta. I rossoblù replicano con Cicerelli, Ghidotti è attento e devia in corner la botta del numero 30. Al 21′ Liotti entra in area, ma viene contrastato da Quaini che poi favorisce l’intervento di Furlan. L’Avellino si affida a conclusioni dalla distanza, Liotti e D’Ausilio però non inquadrano lo specchio della porta. Trascorsa la mezz’ora i lupi si fanno vedere sull’asse Gori-Liotti, ma quest’ultimo sciupa incredibilmente da centro area. Sul finire di prima frazione di gioco Bouah anticipa Patierno e salva i suoi. All’intervallo i lupi sono costretti a rincorrere.

Il secondo tempo inizia con i lupi in attacco e con un tiro di Gori murato dalla retroguardia catanese. Al 52′ Liotti raccoglie una respinta di Furlan e con il destro disegna una traiettoria che finisce nel sette. I padroni di casa si riversano in avanti alla ricerca del gol che ribalterebbe la situazione. Trascorsa l’ora di gioco Patierno in tuffo colpisce di testa, tuttavia la palla si perde direttamente sul fondo. Gli etnei replicano con il solito Cianci, la cui inzuccata termina sopra alla traversa. Al 77′ Marconi prende il tempo a tutti, ma di testa la manda a lato. All’83’ l’Avellino passa con un tiro preciso di D’Ausilio che fa esplodere il Partenio-Lombardi. Nel finale il Catania tenta il forcing finale, ma senza alcun esito. Al triplice fischio del direttore di gara è l’Avellino a conquistare il passaggio del turno al termine di un match molto sofferto.

Il tabellino:

Avellino (4-3-1-2): Ghidotti; Cancellotti, Rigione, Frascatore, Liotti (70′ Marconi); De Cristofaro, Armellino, D’Ausilio; Sgarbi (85′ Cionek); Patierno, Gori (71′ Russo). A disp.: Pane, Pizzella, Ricciardi, Tito, Llano, Mulè, Palmiero, Pezzella, Dall’Oglio, Rocca, Lores Varela. All.: Pazienza.

Catania (3-5-2): Furlan; Monaco, Quaini, Castellini; Bouah, Tello (80′ Sturaro), Welbeck, Ndoj (63′ Kontek), Cicerelli (50′ Celli); Cianci (80′ Costantino), Di Carmine (63′ Marsura). A disp.: Albertoni, Haveri, Rapisarda, Peralta, Chiarella, Chiricò. All.: Zeoli.

Arbitro: Bordin di Bassano del Grappa.

Ammoniti: Armellino (A), Cancellotti (A), Liotti (A), Furlan (C)

Marcatori: 10′ Cianci (C), 52′ Liotti (A), 83′ D’Ausilio (A)

Articoli correlati

Catania, la Curva Nord suona la carica “Vogliamo vincere”. Intanto Gega: “Con l’Avellino dovremo essere tosti”

Catania, la Curva Nord suona la carica “Vogliamo vincere”. Intanto Gega: “Con l’Avellino dovremo essere tosti”

Paganese, De Feo: “Gelbison costruita per vincere, ma noi daremo tutto per fare risultato”

Paganese, De Feo: “Gelbison costruita per vincere, ma noi daremo tutto per fare risultato”

Ufficiale – Turris penalizzata dal TFN: la decisione

Ufficiale – Turris penalizzata dal TFN: la decisione

Napolitano si dimette dalla Turris: “Chiedo scusa ai tifosi, mi sono ritrovato in un cumulo di bugie. Sono stato il primo a pagare…”

Napolitano si dimette dalla Turris: “Chiedo scusa ai tifosi, mi sono ritrovato in un cumulo di bugie. Sono stato il primo a pagare…”