Avellino-Casertana 3-1 (14′ Icardi, 29′ e 59′ Maniero, 88’Adamo)
La risposta più attesa, dall’uomo più atteso: dalle sabbie mobili del can-can della critica rispunta come per incanto Riccardo Maniero, il deus ex machina dell’Avellino che sembrava diventato un caso. Da perla del mercato a uomo in meno, anziché in più, complice un inizio in sordina, senza quei gol che per un attaccante – specie di questo rango – rappresentano spesso l’unico metro di valutazione possibile.
Oggi l’ex pescarese è risorto nel momento più complesso e in una delle partite forse più importanti della stagione irpina. La doppietta dell’uomo della provvidenza ha steso la Casertana nel secondo derby casalingo consecutivo, dopo quello a reti bianche con la Juve Stabia, e ha certificato una volta di più le ambizioni dei biancoverdi, che vivono un periodo magico. Quattro vittorie e un pareggio nelle prime cinque gare, un ruolino che probabilmente avrà sbalordito gli scettici e quantomeno sorpreso persino il tifoso più ottimistico. L’Avellino di Braglia, per adesso, è irpino non solo di provenienza, ma anche nel DNA: non dà particolarmente nell’occhio, è vistoso o spettacolare il giusto, ma è razionale e concreto da far paura.
Tuttavia non è stata affatto una passeggiata di salute, per la squadra di Braglia, che pure mostra una personalità in costante crescita e una lucidità quasi manualistica nel gestire le varie situazioni della partita. La Casertana, dura a morire, si è rivelata gruppo ben più coriaceo di quanto suggerisca una classifica che per ora langue (tre punti frutto di altrettanti pareggi). I falchetti, orfani del grande ex Castaldo, hanno sferrato il primo colpo dopo un quarto d’ora (fiondata di Icardi a fulminare Pane, oggi titolare tra i pali al posto di Forte), poi hanno incassato il primo cazzotto di Maniero. Fantastico l’attaccante nel liberarsi della marcatura di due difensori ospiti e nel correggere di testa il cross di Adamo (l’altro migliore in campo degli irpini).
Il derby, accesissimo fin dalle prime fiammate, si è definitivamente incendiato nell’arco di due soli minuti, tra il 39′ e il 40′. Una trattenuta (più che sospetta) di Miceli su Icardi fa gridare al rigore i casertani, ma Cudini lascia correre. Le proteste degli ospiti, già piuttosto veementi, diventano veleno trenta secondi più tardi. Hadziosmanovic commette fallo su Fella e viene ammonito, poi si lascia scappare una protesta evidentemente più corrosiva del consentito: quanto basta per indurre Cudini ad estrarre a tempo di record il secondo giallo.
La prospettiva di un tempo intero in superiorità numerica ingolosisce l’Avellino, che si lancia nella metà campo casertana. Guidi corre ai ripari inserendo Buschiazzo, ma stavolta il primo quarto d’ora della ripresa sorride agli irpini: Dekic combina una frittata sul tiro di Adamo, non trattenendo il pallone che termina sui piedi di Maniero. Doppietta, sorpasso e definitiva riconciliazione con pubblico e ambiente. La Casertana, generosa, non si dà per vinta e si iscrive alla lotteria dei calci piazzati. Senza fortuna. L’Avellino è solido nel controllare le velleità ospiti e nel finale cala il tris con Adamo, che firma uno dei gol più belli di questo inizio di campionato: al volo, di collo destro, su cross al bacio di Tito. Prima vittoria casalinga, un bomber ritrovato, una squadra che vola: se Braglia non dorme tranquillo nemmeno così, allora servirà camomilla a pacchi.
AVELLINO (3-5-2): Pane; Ciancio, Miceli, Rocchi; Adamo, Aloi (35′ st Bruzzo), D’Angelo, De Francesco (27′ st Silvestri M.), Rizzo (10′ st Tito); Fella (27′ st Santaniello), Maniero (27′ st Bernardotto). A disp.: Forte, Pizzella, Nikolic, Dossena, Burgio, Errico, Mariconda. All.: Braglia.
CASERTANA (3-5-2): Dekic; Petruccelli (42′ pt Buschiazzo), Konate, Carillo; Hadziosmanovic, Izzillo, Bordin, Icardi, Setola (17′ st Ciriello); Varesanovic (17′ st Matese), Fedato (14′ st Pacilli). A disp.: Avella, Zivkovic, Petito, Ciriello, Longobardo, Valeau, De Lucia, De Sarlo. All.: Guidi.
Arbitro: Cudini di Fermo.
AMMONITI: 39′ pt Icardi (C) per proteste, 40′ pt Hadziosmanovic (C), 43′ pt Miceli (A), 9′ st Rizzo (A) e 15′ st Bordin (C) per gioco scorretto, 46′ st Silvestri M. (A) e Buschiazzo (C) per comportamento non regolamentare.
ESPULSI: 40′ pt Hadziosmanovic (C) per proteste.
NOTE: Capienza limitata a 685 posti, totale biglietti venduti 156. Angoli: 8-3. Recuperi: 1′ pt; 3′ st.