Avellino-Bari 1-0 (83′ Fella)
Il rientro tra i convocabili di Laezza non è l’unica buona notizia del sabato pomeriggio dell’Avellino: gli irpini piegano il Bari al Partenio e mettono più di un’ipoteca sul secondo posto. Con 7 punti di vantaggio a 3 giornate dal termine i biancoverdi possono contare su un margine sufficientemente tranquillo: a regalare a Braglia un sospiro di sollievo è l’acuto dello “spaccapartite” Giuseppe Fella, subentrato a Bernardotto nella ripresa.
L’incontro, come da previsioni, è fin da subito molto tattico: prolungate fasi di studio, scontri accesi a centrocampo, occasioni con il contagocce. I rispettivi attacchi ricevono pochi palloni giocabili e si ha l’impressione che la gara possa sbloccarsi solo su calcio piazzato o invenzione di un singolo.
Il secondo tempo è più vivace: Dossena impegna l’ex Frattali, mentre sul versante opposto il Bari gestisce male due contropiedi potenzialmente interessanti. Lo 0-0 tuttavia resiste. Braglia inserisce Fella e viene ripagato a 8′ dalla fine: cross di Aloi e Fella fulmina al volo Frattali con una conclusione di rara bellezza. Il Bari si lancia disperatamente all’attacco, colleziona corner: troppo poco, troppo tardi. E il secondo posto diventa un miraggio.
Formazioni:
AVELLINO (3-5-2): Forte; Illanes, Dossena, Silvestri L. (18′ st Rocchi); Ciancio, Carriero, Aloi (43′ st De Francesco), D’Angelo, Tito; Maniero, Bernardotto (14′ st Fella). A disp.: Pane, Miceli, Laezza, Adamo, Baraye, Capone, De Francesco, Errico, Rizzo, Silvestri M.. All.: Braglia.
BARI (3-5-2): Frattali; Minelli, Di Cesare, Perrotta; Marras (38′ st D’Ursi), Lollo, De Risio, Maita, Rolando; Antenucci, Cianci. A disp.: Marfella, Fiory, Ciofani, Pinto, Mané, Semenzato, D’Argenio, Bianco, Candellone, Mercurio. All.: Carrera.
Arbitro: D’Ascanio di Ancona.
Ammoniti: Frattali, Ciancio, Dossena, Marras, Carriero, Maita, Di Cesare, Tito.