L’intermittenza prosegue. Il campionato dell’Avellino procede a fasi alterne. Prestazioni convincenti e prove corali sottotono si alternano in Irpinia. E la sconfitta contro la Virtus Francavilla ha evidenziato le difficoltà di una squadra che, pur costruita bene, continua a non confermarsi. Tra una vittoria convincente, una gioia di misura e un ko scottante, i Lupi non riescono a scalare la classifica. Nell’infrasettimanale, intanto, si recupera il match contro il Bisceglie. Allo stadio Partenio-Lombardi arriva una squadra che, nel corso della storia, ha sempre fatto prevalere il suo dominio.
Pugliesi che rappresentano la vera bestia nera per i biancoverdi, mai egemoni nel risultato tra le mura amiche. Tante, troppe sconfitte patite e soltanto un pareggio messo a referto. Un confronto, quello tra la compagine campana e il club nerazzurro, che ha radici lontane. Già tra la fine degli anni ’50 e gli inizi dei ’60 le due squadre si affrontarono: nelle quattro gare che si sono disputate, il Bisceglie è uscito vincitore in altrettante situazioni. A coronare il periodo positivo, gli ospiti hanno chiuso il trend con il successo per 0-2 nella stagione 1962/63 in Serie C. In tempi recenti, al Partenio si sono giocate altre due sfide.
La prima riguardante il terzo turno della Coppa Italia del 1997/98. L’Avellino, guidato da Morinini, andarono in vantaggio con Alessio ma il pareggio arrivò con Cavaliere. È della scorsa annata, infine, l’ultimo testa a testa tra le due sul suolo irpino: ancora una sconfitta per i Lupi di Ignoffo con la rete di Gatto ad avvio secondo tempo. Impietoso anche il dato concernente le reti segnate e quelle subite: appena una marcatura per i padroni di casa contro le 10 incassate.