Benevento, Auteri: “Dobbiamo migliorare l’approccio. Dopo il gol subito siamo cresciuti”

Auteri

Gaetano Auteri, allenatore del Benevento, a Ottochannel ha commentato il ko di misura maturato per mano del Catania“Abbiamo avuto un approccio timido alla partita, siamo stati poco aggressivi nelle loro costruzioni e poco mobili quando avevamo la palla. Nei primi venti minuti non siamo stati ordinati e non siamo stati capaci di proporci con personalità. Dopo il gol siamo cresciuti e nel secondo tempo abbiamo creato 6-7 opportunità. Non siamo stati risoluti nelle conclusioni. Nei primi venti minuti non ci siamo stati sul piano della personalità e quando perdi metri in campo difficilmente riesci a riconquistarli. Nell’impatto iniziale abbiamo retto perché alla fine il gol era evitabile, la lettura era abbastanza facile. Ripartiamo dalle cose buone fatte e andremo a rivedere quello che, dal punto di vista della personalità e dell’intensità, non abbiamo fatto inizialmente. Bene i cambi nella ripresa? È cresciuta tutta la squadra. Probabilmente le ammonizioni di Acampora e Viviani ci hanno condizionati nell’aggressione in mezzo al campo. Loro tra l’altro non davano tanti punti di riferimento, giocando senza attaccanti puri, e questo inizialmente ci ha destabilizzato. Però dovevamo andare ad aggredire meglio, con maggiore ferocia. Questa è stata la chiave di volta. In campionati così c’è bisogno di tutti e tutti dobbiamo essere al massimo.  Talia era alla prima partita, poi è cresciuto tanto nel corso della gara. 

Pinato? Da un po’ di tempo ha delle problematiche non di tipo muscolare, ma scheletrica. Dobbiamo indagare bene perché ogni tanto ha dei fastidi all’inguine. Gestisce i giorni di lavoro da 15 giorni. Acampora? Non ha avuto niente. Era stato ammonito come Viviani e dovevo scegliere chi far uscire per far entrare Borello che è un giocatore che corre, che rientra e che sa giocare tra le linee. Secondo me abbiamo qualità che dobbiamo far crescere in maniera esponenziale. Dobbiamo migliorare l’atteggiamento in avvio, perché anche con la Cavese siamo cresciuti con il trascorrere dei minuti. Dobbiamo giocare con un’intensità nell’aggressione diversa, questa è la chiave di lettura”.