Raffaele Poziello
, trequartista in forza all’Angri, ha rilasciato un’intervista al magazine del club grigiorosso. Di seguito un estratto.
Prima di approdare ad Angri hai aggiunto al tuo palmares la bellissima vittoria del campionato con il Giugliano. Come l’hai vissuta?
“La vittoria del campionato con il Giugliano è stato uno dei ricordi più belli della mia carriera, senza dubbio. Ho vinto nella mia città, e si sa non è mai facile, poi ho vinto con mio fratello in squadra. L’abbraccio con Ciro a Monterotondo quando abbiamo conquistato la matematica vittoria è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita. Fin lì non riuscivamo mai a goderci fino in fondo le vittorie ma con la matematica siamo scoppiati di felicità. La domenica dopo abbiamo festeggiato in casa ed avere con me a bordo campo mia moglie e mia figlia, che aveva solo 2 mesi, mi ha riempito di orgoglio, un momento bellissimo che ripaga ogni sacrificio che il calcio richiede”.
Due giocatori in casa Poziello, come hai vissuto questa situazione?
“Con mio fratello ho sempre avuto un buon rapporto, abbiamo giocato insieme diverse volte ma anche se non giocavamo insieme ci siamo sempre confrontati in modo costruttivo, ci siamo sempre supportati. Mio padre ha seguito entrambi tutte le domeniche, certo se giocavamo insieme era più contento, non si doveva dividere! Solo un paio di volte è capitato di essere avversari in campo ed in quelle due occasioni, in modo equo, ha tifato a metà”.
Ad Angri hai accettato senza paura una sfida tosta. Mr Liquidato ti considera un allenatore in campo, perché?
“Si è una sfida tosta ma bella, per piazza, per blasone, per la tifoseria. Il mister ha detto anche a me questa cosa forse perchè tatticamente sono intelligente, cerco di aiutare i miei compagni che vedo in posizioni sbagliate, guidare i più giovani, cerco sempre di mettere a disposizione della squadra l’esperienza che ho accumulato negli anni. Con il mister ho un buon rapporto e mi fa molto piacere che abbia detto questa cosa, mi piace come allenatore”.
Mancano poche gare da giocare, tutte finali ormai. Qual è il giusto atteggiamento per uscirne vittoriosi?
“Già mi è capitata a Fratta una situazione del genere, come ti dicevo, ed è andata a buon fine. Non si deve mollare mai, bisogna affrontare tutte le partite con sacrifico ed umiltà senza mai demoralizzarsi ma sempre concentrati verso l’obiettivo. Abbiamo tutti scontri diretti, sappiamo quello che dobbiamo fare. L’atteggiamento è positivo, i tifosi ci spingono, ce la faremo!”