Armando Lanzione

, per quanto riguarda il comunicato diramato due giorni fa, tramite i canali social dell’Angri ha deciso di chiarire la scelta della società di dimettersi in blocco. Di seguito una parte delle dichiarazioni: “Il comunicato vuole rappresentare una presa di posizione netta rispetto ad uno stato di fatto che si trascina da lungo tempo e ha frenato la volontà della società nell’attuazione del programma calcistico. Uno dei tempi principali è la totale freddezza, la mancanza di supporto dell’amministrazione comunale, mai presente allo stadio negli ultimi 4 anni. Inoltre c’è la carenza infrastrutturale, sentiamo dai media che ci sono dei fondi, ma ad oggi non siamo stati interpellati per poter migliorare le attività dal momento che siamo gli utilizzatori finali dello stadio. Abbiamo grande difficoltà con gli sponsor. Non ci è permesso affiggere i nostri sponsor lungo il perimetro dello stadio e al contempo dobbiamo tollerare la presenza di sponsor di altre associazioni sportive. Tutto ciò è stato considerato inaccettabile e dannoso per l’economia gestionale dal gruppo imprenditoriale che sostiene l’Angri. La società vuole avere ambizioni alte, ma per fare ciò c’è bisogno dei servizi: come una tribuna stampa, dei settori, dei seggiolini, dei bagni, dei parcheggi. La società ha assunto questa posizione radicale per smuovere questa situazione e, a prescindere da chi guiderà il cavallino rampante, la riteniamo utile per l’Angri. La società non ha nulla con il gestore, ma si rivolge al comune di Angri che deve intervenire su un problema che esso stesso ha determinato. Se le cose non dovessero cambiare la società si ritiene dimissionaria e se c’è qualche altro soggetto, che alle stesse condizioni crede di poter proseguire il progetto calcistico, noi apriremo le porte. Vogliamo tranquillizzare i tifosi, manterremo tutti gli impegni fino al 30 giugno e raccoglieremo la documentazione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D. 

Il sindaco ha citato i tifosi, ma vorrei dirgli che i tifosi non vanno citati oggi. Da quando sono presidente ho invitato il sindaco di Angri tantissime volte, ma non abbiamo mai avuto il piacere di averlo vicino allo stadio ‘Novi’. Inoltre invito il sindaco ad un incontro pubblico, alla presenza di una delegazione di tifosi, per dibattere dei problemi. L’Angri, inoltre, non ha mai fatto politica. Mi sembra improvvido il riferimento a scopi politici, siamo persone serie. 

Il sindaco, inoltre, ha fatto allusioni su una presunta disponibilità a dare in gestione lo stadio ‘Novi’ all’Angri Calcio. Voglio essere chiaro, non c’è mai stata una disponibilità ufficiale verso l’Angri su questo tema. Se il sindaco ha la possibilità di introdurre l’Angri nella gestione diretta del ‘Novi’, allora prendo atto di questa novità assoluta e la porterò all’attenzione degli altri imprenditori. Se il primo cittadino dovesse accettare il confronto, potremo parlare anche di questa opzione”.