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Continua il periodo negativo dell’Angri che nelle ultime dieci giornate ha raccolto soltanto due punti. Marco Scorsini, al termine del match perso contro la Fidelis Andria, si è espresso così: “Gol al 91′? Non solo brucia, ma fa male. Quando affronti una squadra fortissima come l’Andria e la limiti, perché noi siamo stati molto bravi a lavorare tatticamente e a renderla innocua per gran parte della gara, è chiaro che avevamo preparato sia la fase A che la fase B. Oggi la fase B non è riuscita, un po’ per la bravura dell’avversario, un po’ perché può capitare una giornata storta ai nostri attaccanti. Quando giochi contro una squadra così forte e i tuoi attaccanti non sono in giornata, la palla rimane sempre agli avversari. Quindi, è inevitabile che si debba fare quasi sempre fase difensiva. Essere raggiunti e subire gol nei minuti di recupero, in una partita così battagliata, giocata con cuore, attenzione e ardore – come deve fare una squadra che lotta per non retrocedere contro una big – fa davvero male. Mi dispiace tanto perché la squadra ha dato tutto.

Negli ultimi tempi abbiamo lasciato punti pesanti per disattenzioni o errori banali. In questa categoria, se sbagli, gli avversari ti puniscono. Ma non fa niente, non si molla nulla: si continua a lavorare il doppio. Mancano 11 giornate ed è chiaro che ogni domenica il tempo per raggiungere l’obiettivo si riduce. Ma siamo ancora dentro la lotta: dall’Ugento in giù, siamo tutti coinvolti. Adesso dobbiamo leccarci le ferite e superare questo gol subito in maniera così ingenua. Da domenica dobbiamo rimetterci subito al lavoro. Abbiamo un derby delicato, una partita difficile ad Acerra, e dobbiamo assolutamente cercare di ottenere questa vittoria il prima possibile. Oggi l’Andria ci ha messo in difficoltà. Era superiore nel palleggio e tecnicamente più forte. Proprio per questo, quel punto sarebbe stato oro colato.

Sono partito con un 4-3-3 aggressivo perché volevo fare un altro tipo di partita, ma non ci siamo riusciti perché l’Andria ci ha subito schiacciato. Quando mancano 25 minuti alla fine e vedi che quel sistema di gioco non porta soluzioni in avanti, un allenatore deve anche essere conservatore. Se ti accorgi che l’avversario è troppo più forte. Non volevo rischiare nulla e, infatti, abbiamo rischiato pochissimo. Ho inserito Hamed proprio perché loro avevano messo in campo Tedesco, un centravanti molto strutturato, e con Da Silva e Cipolletta avevano centimetri importanti. Devo essere sincero: oggi abbiamo lavorato bene sulle palle inattive, loro non sono mai stati pericolosi. Però prendere gol su una rimessa laterale… sono veramente dispiaciuto. Lavoriamo tanto e bastava solo un pizzico di cattiveria e attenzione in più per portare via qualcosa di importante. Questa è la situazione. Ripeto: non si molla nulla. Ci sono ancora tante gare, ma è fondamentale conquistare al più presto una vittoria”.