avellino

La sesta sinfonia consecutiva, la decima nelle ultime dodici. E proprio dodici sono i risultati utili di fila. Una striscia vincente per l’Avellino di mister Piero Braglia che si conferma una big del torneo. Successo, cinismo, concretezza e controllo nel derby con la Paganese allo stadio Partenio-Lombardi. Un dominio biancoverde che si è materializzato con i tre punti conquistati al termine della partita e con il consolidamento della seconda piazza. Il Bari sconfitto, la Ternana rallentata e le sette distanze di lunghezza (Fere con una gara ancora da giocare, ndr) dal vertice fanno sognare in grande. I Top&Flop dei biancoverdi:

Top

Dossena –

Ha l’arduo compito di sostituire lo squalificato Miceli nel pacchetto arretrato. Seppur il reparto avanzato degli azzurrostellati non si rende protagonista di una prova eccelsa, il centrale dell’Avellino tiene alta la concentrazione e costruisce un bunker difficilmente superabile. Un frangiflutti difensivo, protegge lo specchio di Pane e ogni pallone dalle sue parti diventa una preda da catturare.

Aloi – La rete va a condire soltanto una prestazione di straordinario spessore per il centrocampista. Un vero lupo sul manto erboso del Partenio, imposta la manovra ed è la mente in mediana. A sei dal termine trova anche il varco vincente per la gioia personale. Leader e grande senso di responsabilità per il classe 1996 che si fa sempre trovare pronto quando chiamato in causa.

Maniero – Entra al 66′, non ha molti palloni giocabile ma gliene basta uno per trafiggere il portiere della Paganese e sbloccare il match. Si incarica della battuta di un rigore per nulla scontato, con la mentalità da grande e la sensazione di saper cosa fare.

Fella – Tarantolato. Subentra al posto di un Bernardotto non al top, si intravede subito con una conclusione pericolosa e non permette mai una costruzione pulita agli uomini di Di Napoli. Imprescindibile sia dal primo minuto che a gara in corso. Un elemento di spessore in un parco avanzato ben amalgamato.

Flop

Santaniello –

È sicuramente tra i volti meno in palla nella vittoria irpina nel derby. Evanescente, poco palpabile e tutt’altro che efficace in fase offensiva. Viene travolto dai difensori azzurrostellati, non si rende mai pericoloso negli ultimi venti metri.

Bernardotto – Come il collega di reparto, s’intravede col contagocce dalle zone di Baiocco. Un colpo di testa e un tiro deviato, nulla di così impressionabile. Alterna giocate interessanti ad altre meno utili, il mister lo sostituisce per dar spazio a nuove energie.