Impegno tra le mura amiche per la Salernitana di Fabrizio Castori. Reduce da tre sconfitte consecutive e dalla batosta del Castellani, i granata devono riprendere quota nella sfida interna con il Pescara. Mantenere il contatto con la zona alta e non rischiare il crollo come avviene ogni stagione è un obbligo per Djuric e compagni. Tuttavia, allo stadio Arechi arrivano gli abruzzesi, squadra storicamente rivale alla Bersagliera. I precedenti, d’altro canto, sorridono alla formazione campana avanti negli scontri diretti.
Sono ben 20 le vittorie del Cavalluccio contro il Delfino in quel di via Allende. Seguono 7 pareggi e 7 successi dei biancazzurri. Il primo appuntamento riguarda la Coppa Italia dell’annata 1940/41 e la Salernitana si è imposta con un netto tris sugli avversari. Una striscia di risultati utili andata avanti nel tempo (spicca l’8-2 del 1948/49 in cadetteria) e interrotta soltanto ad inizio anni ’60 con l’affermazione di misura degli ospiti. Nelle recenti stagioni, l’incontro all’Arechi tra le due è diventata un must della competizione di Serie B.
L’ultimo pareggio è il 2-2 del 16 settembre 2017: Capone e Pettinari portano in vantaggio il Pescara, la Salernitana aggancia il punto con le reti di Sprocati e Minala. L’hurrà più fresco degli abruzzesi è il 2-4 del 30 dicembre 2018 quando sulla panchina sedeva Gregucci. Quella partita segna uno dei punti più bassi della storia recente del Cavalluccio che termina il campionato con lo spareggio playout a Venezia. Pucino e Vitale regalano un’illusione, la tripletta di Mancuso e Scognamillo rimontano e abbattono il team campano.
Nella scorsa annata, sotto la gestione di Ventura, granata e biancazzurri si sono affrontati al debutto nel torneo. Prima giornata valida di Serie B, la doppietta di Jallow e il gran gol di Giannetti spingono la squadra all’intera posta in palio. Di mezzo, la rete – valsa soltanto per le statistiche – di Campagnaro per il momentaneo 1-1.
Fonte foto: US Salernitana 1919