Salernitana: Djuric è fondamentale ma occhio alla Sampdoria
Dopo una stagione passata in piena zona playoff, dando l’illusione di poter addirittura ambire alla promozione diretta in Serie A tramite secondo posto, la Salernitana ha dovuto dire addio ai sogni di gloria proprio all’ultima giornata di cadetteria. La squadra dell’ormai ex allenatore Ventura ha coniugato momenti di grande calcio con altrettanti poco esaltanti, dove la disattenzione tattica in più occasioni ha portato via punti che alla fine si sono rivelati fondamentali. Malgrado tutto ci sono state anche note positive: una su tutte porta a Milan Djuric.
Il bosniaco ha saputo riprendersi dopo un avvio non propriamente esaltante: le reti nella prima parte di campionato ammontano ad appena 4 e le prestazioni, il più delle volte, sono state insufficienti con l’ex Cesena poco reattivo e non in sintonia con la squdra. Tuttavia è stato in grado di rilanciarsi nel girone di ritorno mettendo insieme altre 8 reti in appena 16 presenze, una media di un goal ogni 120 minuti. Inevitabilmente i numeri hanno attirato l’attenzione dei club di Serie A, su tutti la Sampdoria che è alla ricerca di una punta in grado di giocare per la squadra e metterla dentro quando necessario.
L’aitante punta rappresenterebbe l’identikit ideale per mister Ranieri: abile nel tenere palla, utile quando la squadra ha bisogno di salire, forte di testa, bravo (seppur non impeccabile) negli ultimi venti metri. A trent’anni lo stesso calciatore potrebbe ambire a palcoscenici più blasonati dopo un’annata, dal punto di vista personale, positiva. A questo punto diventa fondamentale l’azione di mister Castori e del patron Lotito poiché trattenendolo la società manderebbe un segnale importante alla piazza granata in virtù dell’obiettivo promozione, tenendo presente le voci che portano a un nome di primo rango come Tutino. La Salernitana deve ripartire dal bosniaco per ambire a qualcosa d’importante. Inserendo due o tre pedine di spessore il sogno promozione non è poi così utopico.